L’informale tecnologico di Ugo La Pietra
Superfici tissurate, textures, tessiture. S'è inaugurata il 10 ottobre a Brescia una mostra di Ugo La Pietra (Galleria E3, via Trieste 30) con suoi lavori del 1966/1968, "le strutturazioni tissurali". C'è il disegno che fa da prototipo al poster della mostra del 1966 alla Galleria Flaviana di Locarno, una immagine simile a quella che verrà riprodotta nello stesso periodo su una cartolina e un francobollo: mezzi per comunicare un'idea maturata attraverso diverse esperienze, che affonda le sue radici nella pittura informale. L'action painting aveva messo su tela l'inimmaginabile, aveva dimostrato che un gesto poteva dar luogo a qualcosa che non c'era mai stato prima e non ci sarà mai più. Che la bellezza stava anche in forme che non rispondevano a regole preordinate e ad armonie prestabilite a cui pure si erano conformate, nonostante la rottura con la tradizione, le avanguardie dal futurismo all'astrattismo e oltre. Credo che la ricerca di La Pietra parta dall'idea di destabilizzare l'ordinaria percezione della…