Un libro su Beuys e due domande a una intelligenza artificiale
"Questa mia pubblicazione è solo un racconto-viaggio della mia esistenza vissuta con passione e indipendenza, gioia e dolori, soprusi e incomprensioni, amori perduti e ritrovati, è innanzitutto «cerniera» di umana diversità". Con questo "40° e ultimo libro per Beuys" Lucrezia De Domizio porta a compimento un’opera di divulgazione sviluppata nel corso di alcuni decenni all'insegna di un lavoro comune e di una autentica amicizia con Beuys. Avvalendosi della testimonianza e delle riflessioni degli amici, studiosi e intellettuali esponenti di diverse discipline, il libro varca i limiti di un saggio critico svolgendosi, secondo le parole dell'autrice, come un "racconto-viaggio" di cui sono parte integrante luoghi, momenti e situazioni documentati dalle fotografie di Buby Durini. Un racconto e un viaggio che si proiettano sui diversi piani dell'etica, della filosofia, dell'economia, della politica, coinvolgendo il lettore e invitandolo alla partecipazione, a contribuire con le proprie opere e nel proprio ambito a quella che Beuys ha definito «living sculpture», una scultura vivente, come prefigurazione…