BURROUGHS William Seward
(St. Louis 1914 - 1997)
Le ultime parole di Dutch Schultz [The last words of Dutch Schultz]
Luogo: Milano
Editore: Sugar Editore
Stampatore: La Varesina Grafica - Azzate, Varese
Anno: 1971 (luglio)
Legatura: brossura
Dimensioni: 21,4x13,4 cm.
Pagine: pp. 100 (4)
Descrizione: copertina illustrata con un disegno a colori di Ugo Nespolo. Traduzione di Giulio Saponaro. Prima edizione italiana.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 40ORDINA / ORDER
Opera pubblicata per la prima volta nel 1970 (London, Cape Goliard Press).
"Burroughs ha scritto questa sceneggiatura di un film, che è anche un testo poetico (...). La trama del film può essere rappresentata come un grafico: l'ascesa al potere di Dutch negli Anni Venti quando da proprietario di bar clandestino diventa fondatore di un impero della birra, e si fa strada nei rackets sindacali. Accusato di evasione fiscale, la malavita lo crede finito. Assolto, Dutch prepara la rivincita. Il suo grafico sale, per poco, vertiginosamente. E poi, la fine. Nel film rivivono le ultime parole di Dutch Schultz. Colpito alle 22,20 del 23 ottobre 1935, morì venti ore dopo. Uno stenografo della polizia annotò al suo capezzale tutto quello che Dutch disse, circa 1200 parole. Le ultime parole di Dutch Schultz costituiscono un documento notevole, un delirio ispirato. Raramente il senso della vita e della morte è stato reso in modo più drammatico" (dalla quarta di copertina).
"Burroughs ha scritto questa sceneggiatura di un film, che è anche un testo poetico (...). La trama del film può essere rappresentata come un grafico: l'ascesa al potere di Dutch negli Anni Venti quando da proprietario di bar clandestino diventa fondatore di un impero della birra, e si fa strada nei rackets sindacali. Accusato di evasione fiscale, la malavita lo crede finito. Assolto, Dutch prepara la rivincita. Il suo grafico sale, per poco, vertiginosamente. E poi, la fine. Nel film rivivono le ultime parole di Dutch Schultz. Colpito alle 22,20 del 23 ottobre 1935, morì venti ore dopo. Uno stenografo della polizia annotò al suo capezzale tutto quello che Dutch disse, circa 1200 parole. Le ultime parole di Dutch Schultz costituiscono un documento notevole, un delirio ispirato. Raramente il senso della vita e della morte è stato reso in modo più drammatico" (dalla quarta di copertina).