LA SINISTRA Prima serie
La Sinistra - Anno II n. 10
Luogo: Roma
Editore: Edizioni Samonà e Savelli
Stampatore: Tipo-Lito Dapco - Roma
Anno: ottobre 1967
Legatura: N. D.
Dimensioni: 1 fascicolo 29,8x21 cm.
Pagine: pp. 35 (1)
Descrizione: ritratto fotografico in bianco e nero di Che Guevara in copertina e varie illustrazioni fotografiche in bianco e nero e in rosso n.t. E' il fascicolo che commemora la morte di Che Guevara.
Bibliografia: AA.VV., «Passare il segno», Milano, Biblioteca di via Senato, 2008: pag. 138
Prezzo: € 90ORDINA / ORDER
Rivista diretta da Lucio Colletti. Redattore Capo: Giulio Savelli.
Testi di Augusto Illuminati, Lucio Colletti, Silverio Corvisieri, Charles H. Eastman, Denis Berger («Il punto sul Vietnam»), Mario Giovana («L'ideologia di Agnelli»), Giuseppe Paolo Samonà («Stalinismo e letteratura»), Aquino Ray, André Kedros. Una intervista di Giulio Savelli con Lelio Basso sul Concordato; una intervista di Cristopher Farley con Stokely Carmichael: «Carmichael: il mestiere del rivoluzionario», e 12 lettere di Che Guevara di cui alcune inedite.
In quarta di copertina, in bianco su fondo rosso, viene riprodotto il seguente testo di Che Guevara: "Se a noi, in un piccolo punto della carta del mondo assolviamo il dovere che preconizziamo e mettiamo a disposizione della lotta quel poco che ci è concesso dare, le nostre vite, il nostro sacrificio, se a noi capita in uno di questi giorni di esalare l'ultimo respiro in una terra qualsiasi, ormai nostra, bagnata dal nostro sangue, si sappia che abbiamo valutato la portata dei nostri atti e che ci consideriamo solo un elemento del grande esercito del proletariato. Ci sentiamo tuttavia orgogliosi di avere appreso dalla rivoluzione cubana e dal suo grande dirigente supremo la grande lezione che deriva dal suo atteggiamento in questa parte del mondo: «Che cosa importano i pericoli e i sacrifici di un uomo e di un popolo, quando è in gioco il destino dell'umanità?». Ogni nostra azione è un grido di guerra contro l'imperialismo, è un appello all'unità dei popoli contro il grande nemico del genere umano, gli Stati Uniti dell'America del Nord. In qualunque luogo ci sorprenda la morte, sia benvenuta, a condizione che questo nostro grido di guerra sia giunto a un orecchio ricettivo e che un'altra mano si levi per impugnare le nostre armi e altri uomini si apprestino a intonare i canti di lutto con il crepitare delle mitragliatrici e nuovi gridi di guerra e di vittoria".
Testi di Augusto Illuminati, Lucio Colletti, Silverio Corvisieri, Charles H. Eastman, Denis Berger («Il punto sul Vietnam»), Mario Giovana («L'ideologia di Agnelli»), Giuseppe Paolo Samonà («Stalinismo e letteratura»), Aquino Ray, André Kedros. Una intervista di Giulio Savelli con Lelio Basso sul Concordato; una intervista di Cristopher Farley con Stokely Carmichael: «Carmichael: il mestiere del rivoluzionario», e 12 lettere di Che Guevara di cui alcune inedite.
In quarta di copertina, in bianco su fondo rosso, viene riprodotto il seguente testo di Che Guevara: "Se a noi, in un piccolo punto della carta del mondo assolviamo il dovere che preconizziamo e mettiamo a disposizione della lotta quel poco che ci è concesso dare, le nostre vite, il nostro sacrificio, se a noi capita in uno di questi giorni di esalare l'ultimo respiro in una terra qualsiasi, ormai nostra, bagnata dal nostro sangue, si sappia che abbiamo valutato la portata dei nostri atti e che ci consideriamo solo un elemento del grande esercito del proletariato. Ci sentiamo tuttavia orgogliosi di avere appreso dalla rivoluzione cubana e dal suo grande dirigente supremo la grande lezione che deriva dal suo atteggiamento in questa parte del mondo: «Che cosa importano i pericoli e i sacrifici di un uomo e di un popolo, quando è in gioco il destino dell'umanità?». Ogni nostra azione è un grido di guerra contro l'imperialismo, è un appello all'unità dei popoli contro il grande nemico del genere umano, gli Stati Uniti dell'America del Nord. In qualunque luogo ci sorprenda la morte, sia benvenuta, a condizione che questo nostro grido di guerra sia giunto a un orecchio ricettivo e che un'altra mano si levi per impugnare le nostre armi e altri uomini si apprestino a intonare i canti di lutto con il crepitare delle mitragliatrici e nuovi gridi di guerra e di vittoria".