COCTEAU Jean
[Jean Maurice Eugène Clément Cocteau] (Maison-Laffitte, Yvelines 1889 - Milly-la-Forêt, Fontainebleau 1963)
Oedipe-Roi / Roméo et Juliette
Luogo: Paris
Editore: Librairie Plon, "Le Roseau d'Or - n. 23"
Stampatore: Les Presses de la Librairie Plon
Anno: 1928 (23 gennaio)
Legatura: brossura
Dimensioni: 20x12,8 cm.
Pagine: pp. (8) 201 (7)
Descrizione: copertina con titoli in nero inquadrati in cornice su fondo azzurro, 3 disegni dell'autore n.t. Esemplare nella tiratura di 4400 numerati su Alfa. Prima edizione di «Oedipe-roi».
Bibliografia: AA.VV., «Jean Cocteau. L'homme et les miroirs», Paris, La Table Ronde, 1968: pag. 438
Prezzo: € 200ORDINA / ORDER
Edizione costituita da 212 esemplari su Lafuma di cui 200 numerati da I a CC e 12 fuori commercio non numerati; 4750 esemplari su Alfa di cui 4400 numerati da 1 a 4400 e 350 fuori commercio marcati "E.P.".
«Oedipe-roi» fu rappresentato in forma di oratorio, con musica di Igor Stravinsky, a Parigi, Théâtre Sarah Bernardt, il 30 maggio 1927, mentre «Roméo et Juliette» fu rappresentata per la prima volta a Parigi, Théâtre de la Cigale, il 2 giugno 1924 e pubblicata in volume nel 1926.
"Nei drammi [di Cocteau] successivi al 1924 la rievocazione della grecità si risolve in una elegante e civettuola coreografia da balletto, un po' influenzata nel gusto dagli scenari metafisici di De Chirico. Sono anni in cui si tenta, anche da parte di autori come Gide e Girardoux, l'innesto della riflessione moderna sul ceppo del mito antico, e Cocteau si proporrà di condurre un'indagine penetrante e maliziosa, che scardini l'innocenza del mito" (AA.VV., «Dizionario universale della letteratura contemporanea», (Milano), Arnoldo Mondadori, 1959-1963: vol. I pag. 837).
«Oedipe-roi» fu rappresentato in forma di oratorio, con musica di Igor Stravinsky, a Parigi, Théâtre Sarah Bernardt, il 30 maggio 1927, mentre «Roméo et Juliette» fu rappresentata per la prima volta a Parigi, Théâtre de la Cigale, il 2 giugno 1924 e pubblicata in volume nel 1926.
"Nei drammi [di Cocteau] successivi al 1924 la rievocazione della grecità si risolve in una elegante e civettuola coreografia da balletto, un po' influenzata nel gusto dagli scenari metafisici di De Chirico. Sono anni in cui si tenta, anche da parte di autori come Gide e Girardoux, l'innesto della riflessione moderna sul ceppo del mito antico, e Cocteau si proporrà di condurre un'indagine penetrante e maliziosa, che scardini l'innocenza del mito" (AA.VV., «Dizionario universale della letteratura contemporanea», (Milano), Arnoldo Mondadori, 1959-1963: vol. I pag. 837).