GUGLIELMI Guido
(Rimini 1930 - Bologna 2002)
PAGLIARANI Elio
(Viserba 1927 - Roma 2012)
Manuale di poesia sperimentale
Luogo: s.l.
Editore: Arnoldo Mondadori Editore
Stampatore: Officine Grafiche di Verona della Arnoldo Mondadori Editore
Anno: 1966 (maggio)
Legatura: legatura editoriale in tela, sovraccopertina
Dimensioni: 21,6x16 cm.
Pagine: pp. 368 (8)
Descrizione: copertina illustrata con una composizione grafica di parole in nero su fondo bianco, titoli in rosso. Design e impaginazione di Anita Klinz e Elio Uberti. Fondamentale antologia. Prima edizione.
Bibliografia: AA.VV., «Dizionario generale degli autori contemporanei», Firenze, Vallecchi, 1974: pag. 958
Prezzo: € 250ORDINA / ORDER
Composizioni di Nanni Balestrini, Bartolo Cattafi, Raffaele Crovi, Luciano Erba, Giovanni Giudici, Alfredo Giuliani, Guido Guglielmi, Francesco Leonetti, Giancarlo Majorino, Giorgio Orelli, Elio Pagliarani, Pier Paolo Pasolini, Lamberto Pignotti, Antonio Porta, Giovanni Raboni, Nelo Risi, Roberto Roversi, Edoardo Sanguineti, Adriano Spatola, Cesare Vivaldi, Paolo Volponi, Andrea Zanzotto.
"Questa non è un'antologia, ma, appunto, un manuale. E come tale si propone scopi immediatamente utili, di misura per orizzontarsi nel complesso panorama della poesia d'oggi e di appena ieri. Di una poesia cioè che in un modo o nell'altro, ai livelli di maggiore consapevolezza, non intende essere una forma privilegiata di conoscenze, in posizione alternativa rispetto alla scienza, o una funzione subalterna della cultura, quasi una tecnica di persuasione, bensì una disciplina razionale e profana, interessata in una maniera specifica ai problemi della lingua" (dal risvolto di copertina).
"Questa non è un'antologia, ma, appunto, un manuale. E come tale si propone scopi immediatamente utili, di misura per orizzontarsi nel complesso panorama della poesia d'oggi e di appena ieri. Di una poesia cioè che in un modo o nell'altro, ai livelli di maggiore consapevolezza, non intende essere una forma privilegiata di conoscenze, in posizione alternativa rispetto alla scienza, o una funzione subalterna della cultura, quasi una tecnica di persuasione, bensì una disciplina razionale e profana, interessata in una maniera specifica ai problemi della lingua" (dal risvolto di copertina).
