FERLINGHETTI Lawrence
(New York 1919 - San Francisco 2021)
Populist Manifesto (for poets, with love)
Luogo: San Francisco
Editore: edizione a cura dell'autore
Stampatore: Vernon Chadwick, Jr. Cranium Press - San Francisco
Anno: 1975
Legatura: N. D.
Dimensioni: poster pieghevole 22,8x15,2 cm. impresso al recto e al verso che completamente svolto misura 45,5x30,5 cm.
Pagine: N. D.
Descrizione: copertina e testo con titoli stampati in nero inquadrati in cornice rossa. Prima edizione.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 250ORDINA / ORDER
Dal testo: "Poets, come out of your closets, / Open your windows, open your doors, / You have been holed-up too long / in your closed worlds. / Come down, come down / [...] No time now for the artist to hide / above, beyond, behind the scenes, / indifferent, paring his fingernails, / refining himself out of existence. / No time now for our little literary games, / no time now for our paranoias & hypochondrias, / no time now for fear & loathing, / time now only for light & love. / We have seen the best minds of our generation / destroyed by boredom at poetry readings. / Poetry isn’t a secret society, / It isn’t a temple either. / Secret words & chants won’t do any longer. / The hour of coming is over, / the time of keening come, / a time for keening & rejoicing / over the coming end ( of industrial civilization / which is bad for earth & Man. / [...] / Poets, descend / to the street of the world once more / And open your minds & eyes / with the old visual delight, / Clear your throat and speak up / [...] Don’t wait for the Revolution / or it’ll happen without you, / Stop mumbling and speak out / with a new wide-open poetry / with a new common sensual «public surface» / with other subjective levels / or other subversive levels, / a tuning fork in the inner ear / to strike below the surface. / [...] Poetry still falls from the skies / into our streets still open. / They haven’t put up the barricades, yet, / the streets still alive with faces, / lovely men & women still walking there, / still lovely creatures everywhere, / in the eyes of all the secret of all / still buried there, / Whitman’s wild children still sleeping there, / Awake and walk in the open air".
"Poeti, uscite dai vostri studi, / aprite le vostre finestre, aprite le vostre porte, / siete stati ritirati troppo a lungo / nei vostri mondi chiusi. / Scendete, scendete [...] / Non è il momento ora di nascondersi per l’artista / Sopra, oltre, dietro le scene, / indifferente, tagliandosi le unghie, / purificandosi fuori dall’esistenza. / Non è il momento ora per i nostri piccoli giochi letterari / Non è il momento ora per le nostre paranoie & ipocondrie, / non è il momento ora per la paura & il disgusto, / è il momento solo per la luce e per l’amore. / Abbiamo visto le migliori menti della nostra generazione / Distrutte dalla noia ai reading di poesia. / La poesia non è una società segreta, / né un tempio. / Le parole & i canti segreti non servono più. / L’ora di emettere l’OM è passata, / viene l’ora di cantare un lamento funebre, / un momento per cantare un lamento funebre & per gioire / sulla fine in arrivo / della civiltà industriale / che è nociva per la terra & per l’Uomo. [...] / Poeti, scendete / Nelle strade del mondo ancora una volta / E aprite le menti & gli occhi / Con la vecchia delizia visuale, / schiarite la gola e parlate più forte, [...] / Non aspettate la rivoluzione / o succederà senza di voi. / Smettete di mormorare e parlate ad alta voce / con una nuova poesia guidata / con una nuova comune-sensuale «comprensione-pubblica» / con altri livelli soggettivi / con altri livelli sovversivi, / un diapason nell’orecchio interno / per colpire sotto la superficie. [...] Poesia che ancora cade dai cieli / dentro le nostre strade ancora aperte. / Loro non hanno ancora alzato barricate, / le strade animate ancora con visi, uomini & donne attraenti camminano ancora qui, / dovunque ancora attraenti creature, / negli occhi di tutti il segreto di tutti / qui ancora sepolto, / i selvaggi figli di Whitman qui ancora dormono, / si svegliano e camminano nell’aria aperta". (Trad. it. di Romano Giachetti e Bruno Marcer).
"Poeti, uscite dai vostri studi, / aprite le vostre finestre, aprite le vostre porte, / siete stati ritirati troppo a lungo / nei vostri mondi chiusi. / Scendete, scendete [...] / Non è il momento ora di nascondersi per l’artista / Sopra, oltre, dietro le scene, / indifferente, tagliandosi le unghie, / purificandosi fuori dall’esistenza. / Non è il momento ora per i nostri piccoli giochi letterari / Non è il momento ora per le nostre paranoie & ipocondrie, / non è il momento ora per la paura & il disgusto, / è il momento solo per la luce e per l’amore. / Abbiamo visto le migliori menti della nostra generazione / Distrutte dalla noia ai reading di poesia. / La poesia non è una società segreta, / né un tempio. / Le parole & i canti segreti non servono più. / L’ora di emettere l’OM è passata, / viene l’ora di cantare un lamento funebre, / un momento per cantare un lamento funebre & per gioire / sulla fine in arrivo / della civiltà industriale / che è nociva per la terra & per l’Uomo. [...] / Poeti, scendete / Nelle strade del mondo ancora una volta / E aprite le menti & gli occhi / Con la vecchia delizia visuale, / schiarite la gola e parlate più forte, [...] / Non aspettate la rivoluzione / o succederà senza di voi. / Smettete di mormorare e parlate ad alta voce / con una nuova poesia guidata / con una nuova comune-sensuale «comprensione-pubblica» / con altri livelli soggettivi / con altri livelli sovversivi, / un diapason nell’orecchio interno / per colpire sotto la superficie. [...] Poesia che ancora cade dai cieli / dentro le nostre strade ancora aperte. / Loro non hanno ancora alzato barricate, / le strade animate ancora con visi, uomini & donne attraenti camminano ancora qui, / dovunque ancora attraenti creature, / negli occhi di tutti il segreto di tutti / qui ancora sepolto, / i selvaggi figli di Whitman qui ancora dormono, / si svegliano e camminano nell’aria aperta". (Trad. it. di Romano Giachetti e Bruno Marcer).