STRAVINSKIJ Igor Fedorovic
(Lomonosov 1882 - New York 1971)
Prima Esecuzione in Italia della cantata ballo «Le Nozze» di Igor Strawinski
Luogo: (Roma)
Editore: Corporazione delle Nuove Musiche (C.D.N.M.)
Stampatore: Unione Tipografica - Milano
Anno: s.d. [aprile 1927]
Legatura: brossura
Dimensioni: 19,5x14 cm.
Pagine: pp. 48
Descrizione: copertina illustrata con il logo della Corporazione delle Nuove Musiche e titoli in nero su fondo grigio verde. Testo introduttivo di Alfredo Casella («A chi ascolta»). Il libretto contiene i testi di due opere: «L'Amfiparnaso. Comedia harmonica» di Orazio Vecchi (1597) e «Le nozze. Cantata Ballo» di Igor Stravinskij («Les noces», 1923). Quest'ultima venne eseguita sotto la direzione di Alfredo Casella. Traduzione di Evelina Levi. Prima edizione italiana.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 300ORDINA / ORDER
"I due lavori illustri e singolari che la Corporazione delle Nuove Musiche presenta in questi giorni ai vari pubblici delle nostre maggiori città, figurano riuniti sul medesimo programma in fedele obbedienza agli scopi che la C.D.N.M. persegue sin dalla sua fondazione, e che tendono al rinnovamento ed al completamento della coltura musicale italiana, ed in pari tempo alla definizione precisa della posizione attuale assunta dalla nostra nuova musica nei riguardi di altre scuole estere. Il dimostrare come l'idea estetica di queste «Nozze» - che pure sembrò (e tutt'ora sembra) così possentemente originale e ardita - avesse oltre tre secoli prima avuto un luminoso precedente nella «comedia harmonica» del modenese Orazio Vecchi - parve a chi guida e dirige la C.D.N.M. opera culturale di altissimo interesse e capace di recare un nuovo e prezioso contributo agli scopi di cui sopra".
"«L’Amfiparnaso» è una vera opera d’arte, unica nella storia della musica, e il testo è la prima e forse unica sopravvivenza completa della «Commedia dell’Arte». I personaggi parlano le loro lingua d’origine o nel dialetto, uno stratagemma messo in opera dell’autore per individuare immediatamente il personaggio stesso e differenziarlo dagli altri: veneziano, bolognese, bergamasco, spagnolo, falso ebreo… mentre gli amanti nel loro soliloqui e nei dialoghi si esprimano in italiano letterato. La forma musicale è quella del “Madrigale dialogico” ed è interessante notare che diversi rumori richiesti nello sviluppo del lavoro siano tutti i prodotti vocalmente dai vari personaggi. Il coro degli ebrei, che si rifiutano di lavorare perché è il «Sabath», ricorda una funzione religiosa in una sinagoga. La loro lingua, comunque, è assolutamente inventata. In questa scena il contrappunto è talmente complicato che gli studiosi hanno ipotizzato che Vecchi volesse fare una satira della polifonia da chiesa di quell’epoca. L’epilogo e il plauso finale fanno da contraltare al Prologo e portano la rappresentazione alla sua brillante e logica conclusione" (Redazione GBOPERA, «Orazio Vecchi - L'Amfiparnaso», GBOPERA MAGAZINE, 1 Giugno 2020).
«Les noces», opera ideata da Stravinskij fin dal 1914, venne terminata 6 aprile 1923. La parte coreografica fu affidata da Djaghilev a Bronislava Nijinska, le scene ed i costumi a Natal'ja Gončarova. La prima esecuzione avvenne a Parigi il 13 giugno 1923 al Théatre de la Gaîté con la direzione di Ernest Ansermet. L'autore definì il lavoro come un «divertimento» basato su una cerimonia scenica ispirata a elementi rituali russi. Difficile catalogare l'opera in un ambito preciso. Robert Siohan l'ha definita "un ouvrage bien étrange, qui semble, quant à sa forme, devoir échapper à toute définition".
"Nel 1923, con Gian Francesco Malipiero e con il sostegno di Gabriele D'Annunzio, Alfredo Casella fonda la Corporazione delle Nuove Musiche (che diventa, su richiesta del presidente, il musicologo Edward Joseph Dent, la sezione italiana della Società internazionale per la musica contemporanea). Nel 1924, sotto l'egida del progetto, Casella dopo aver organizzato l'esecuzione in molte città italiane del «Pierrot Lunaire» di Arnold Schönberg, dirige l'»Histoire du soldat» di Igor Stravinskij e, in occasione del sesto festival della Società internazionale di musica contemporanea, tenutosi per sua iniziativa a Siena nel settembre del 1928, «Les noces», sempre di Stravinskij" (informazione tratta da WIKIPEDIA). In realtà, come dimostra l'edizione orignakle del libretto, «Le Nozze» venne presentata al pubblico italiano, sotto la direzione di Alfredo Casella, già nell'aprile del 1927.
"«L’Amfiparnaso» è una vera opera d’arte, unica nella storia della musica, e il testo è la prima e forse unica sopravvivenza completa della «Commedia dell’Arte». I personaggi parlano le loro lingua d’origine o nel dialetto, uno stratagemma messo in opera dell’autore per individuare immediatamente il personaggio stesso e differenziarlo dagli altri: veneziano, bolognese, bergamasco, spagnolo, falso ebreo… mentre gli amanti nel loro soliloqui e nei dialoghi si esprimano in italiano letterato. La forma musicale è quella del “Madrigale dialogico” ed è interessante notare che diversi rumori richiesti nello sviluppo del lavoro siano tutti i prodotti vocalmente dai vari personaggi. Il coro degli ebrei, che si rifiutano di lavorare perché è il «Sabath», ricorda una funzione religiosa in una sinagoga. La loro lingua, comunque, è assolutamente inventata. In questa scena il contrappunto è talmente complicato che gli studiosi hanno ipotizzato che Vecchi volesse fare una satira della polifonia da chiesa di quell’epoca. L’epilogo e il plauso finale fanno da contraltare al Prologo e portano la rappresentazione alla sua brillante e logica conclusione" (Redazione GBOPERA, «Orazio Vecchi - L'Amfiparnaso», GBOPERA MAGAZINE, 1 Giugno 2020).
«Les noces», opera ideata da Stravinskij fin dal 1914, venne terminata 6 aprile 1923. La parte coreografica fu affidata da Djaghilev a Bronislava Nijinska, le scene ed i costumi a Natal'ja Gončarova. La prima esecuzione avvenne a Parigi il 13 giugno 1923 al Théatre de la Gaîté con la direzione di Ernest Ansermet. L'autore definì il lavoro come un «divertimento» basato su una cerimonia scenica ispirata a elementi rituali russi. Difficile catalogare l'opera in un ambito preciso. Robert Siohan l'ha definita "un ouvrage bien étrange, qui semble, quant à sa forme, devoir échapper à toute définition".
"Nel 1923, con Gian Francesco Malipiero e con il sostegno di Gabriele D'Annunzio, Alfredo Casella fonda la Corporazione delle Nuove Musiche (che diventa, su richiesta del presidente, il musicologo Edward Joseph Dent, la sezione italiana della Società internazionale per la musica contemporanea). Nel 1924, sotto l'egida del progetto, Casella dopo aver organizzato l'esecuzione in molte città italiane del «Pierrot Lunaire» di Arnold Schönberg, dirige l'»Histoire du soldat» di Igor Stravinskij e, in occasione del sesto festival della Società internazionale di musica contemporanea, tenutosi per sua iniziativa a Siena nel settembre del 1928, «Les noces», sempre di Stravinskij" (informazione tratta da WIKIPEDIA). In realtà, come dimostra l'edizione orignakle del libretto, «Le Nozze» venne presentata al pubblico italiano, sotto la direzione di Alfredo Casella, già nell'aprile del 1927.