MARTIN Fred
(San Francisco 1927)
Behula Land. A book, a print & some drawings
Luogo: San Francisco
Editore: Dilexi Gallery
Stampatore: senza indicazione dello stampatore
Anno: 1967 [gennaio]
Legatura: poster impresso al solo recto
Dimensioni: 61x45,5 cm.
Pagine: N. D.
Descrizione: testo riprodotto in bianco e nero. Esemplare ripiegato. Poster originale della mostra (17 gennaio - 11 febbraio 1967).
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 150ORDINA / ORDER
«Beulah Land» è un libro di Fred Martin costituito da 50 incisioni pubblicato nel 1966 da Crown Point Press astampato da Kathan Brown.
«Beulah Land» è una famosa canzone gospel del 1875 0 1876, con testo di Edgar Page Stites (1836–1921) e musica di John R. Sweney (1837–1899). La canzone si conclude con il coro: "O terra di Beulah, dolce terra di Beulah! / Come sul tuo monte più alto io sto, / Guardo lontano dall'altra parte del mare / Dove le dimore sono preparate per me / E guarda la splendente costa della gloria / Il mio paradiso, la mia casa per sempre". Il testo trae ispirazione da un passo biblico (Isaia 62:4 ), nella versione della Bibbia promossa da Re Giacomo VI (1611): «Non sarai più chiamato Abbandonato; né la tua terra sarà più chiamata Desolata; ma sarai chiamato Hephzibah e la tua terra Beulah; poiché il Signore si compiace di te e la tua terra sarà feconda».
«Beulah Land» è una famosa canzone gospel del 1875 0 1876, con testo di Edgar Page Stites (1836–1921) e musica di John R. Sweney (1837–1899). La canzone si conclude con il coro: "O terra di Beulah, dolce terra di Beulah! / Come sul tuo monte più alto io sto, / Guardo lontano dall'altra parte del mare / Dove le dimore sono preparate per me / E guarda la splendente costa della gloria / Il mio paradiso, la mia casa per sempre". Il testo trae ispirazione da un passo biblico (Isaia 62:4 ), nella versione della Bibbia promossa da Re Giacomo VI (1611): «Non sarai più chiamato Abbandonato; né la tua terra sarà più chiamata Desolata; ma sarai chiamato Hephzibah e la tua terra Beulah; poiché il Signore si compiace di te e la tua terra sarà feconda».