CENTRO RICERCHE ESTETICHE F UNO
(Firenze 1967)
Gruppo X - Collezione 1968
Luogo: Firenze
Editore: Centro Ricerche Estetiche F uno
Stampatore: Pieri - Firenze
Anno: 1968 [luglio]
Legatura: cubo in cartone pieghevole a basi aperte
Dimensioni: 12,5x12,5x12,5 cm.
Pagine: N. D.
Descrizione: 3 riproduzioni di opere e testo stampati in viola su fondo bianco lungo le pareti esterne del cubo. Invito/multiplo originale della mostra del Gruppo X, composto da Lanfranco Baldi, Auro Lecci, Paolo Masi e Maurizio Nannucci, fondatori (Firenze, Centro Ricerche Estetiche F uno, Palazzo Frescobaldi, 22 luglio 1968; e Firenze, Libreria Alfani, 23 luglio 1968).
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 180ORDINA / ORDER
Il Centro Ricerche Estetiche F uno viene fondato a Firenze nel 1967 da Lanfranco Baldi, Auro Lecci, Paolo Masi e Maurizio Nannucci.
"C'è una contraddizione nella civiltà tecnologica, formata da una grande produzione di beni di consumo, e dalla concezione dell'arte, basata sulla originalità, sulla staticità di valori che non possono essere consumati, sul culto anacronistico della personalità. Gli oggetti d'arte possono essere fabbricati in serie per un largo consumo. Ecco l'arte che non offre più al fruitore risultati definitivi, ma che lo stimola al gioco e richiede il suo intervento. Essa dovrà esercitare una grande attrazione. Essa dovrà sortire dall'isolamento abbandonando i propri privilegi e la propria raffinatezza. Avrà la funzione e la chiarezza di un oggetto di uso tecnico. Il Gruppo X fa l'arte industriale. L'azione artistica segue sia delle semplici regole fisiche e matematiche, sia delle esigenze tecniche, gli oggetti sono anonimi e si realizzano in «teamwork» tra l'artista ed il consumatore. Sono prodotti industrialmente, non sono firmati, hanno tiraggio illimitato".
"C'è una contraddizione nella civiltà tecnologica, formata da una grande produzione di beni di consumo, e dalla concezione dell'arte, basata sulla originalità, sulla staticità di valori che non possono essere consumati, sul culto anacronistico della personalità. Gli oggetti d'arte possono essere fabbricati in serie per un largo consumo. Ecco l'arte che non offre più al fruitore risultati definitivi, ma che lo stimola al gioco e richiede il suo intervento. Essa dovrà esercitare una grande attrazione. Essa dovrà sortire dall'isolamento abbandonando i propri privilegi e la propria raffinatezza. Avrà la funzione e la chiarezza di un oggetto di uso tecnico. Il Gruppo X fa l'arte industriale. L'azione artistica segue sia delle semplici regole fisiche e matematiche, sia delle esigenze tecniche, gli oggetti sono anonimi e si realizzano in «teamwork» tra l'artista ed il consumatore. Sono prodotti industrialmente, non sono firmati, hanno tiraggio illimitato".
