CAVELLINI Guglielmo Achille
[pseud. GAC] (Brescia 1914 - Brescia 1990)
25 Libri per Cavellini
Luogo: Milano
Editore: Cenobio Visualità
Stampatore: Grafiche A. Nava - Milano
Anno: 1973 [marzo]
Legatura: brossura a due punti metallici
Dimensioni: 20,4x20 cm.
Pagine: pp. 32 n.n.
Descrizione: copertina con titoli in nero su fondo bianco, 1 immagine fotografica in bianco e nero in seconda di copertina riprodotta in terza, 25 riproduzioni di tutte le tempere su tela 140x100 cm. realizzate per la mostra. Le tele rappresentano frontespizi di libri famosi di ogni tempo dedicati, opportunamente modificati, a Cavellini. Esemplare con invio autografo dell'artista. Catalogo originale della mostra (Milano, Cenobio Visualità Ass., 28 marzo 1973).
Bibliografia: AA.VV., «Guglielmo Achille Cavellini», Brescia, Edizioni Nuovi Strumenti, 1993: sez. «Mostre personali»
Prezzo: € 200ORDINA / ORDER
Gli autori e i libri di riferimento sono: 1. Sant’Agostino, «Le confessioni di Cavellini»; 2. Dante Alighieri, «Il divino Cavellini»; 3. Giulio Carlo Argan: «Storia dell’arte di Cavellini»; 4. Charles Baudelaire, «Les fleurs du Cavellini»; 5. Marco Tullio Cicerone, «Orazioni per Cavellini»; 6. Charles Robert Darwin, «L’evoluzione di Cavellini»; 7. Giovanni Evangelista, «L’Apocalisse di Cavellini»; 8. San Francesco, «I Fioretti di Cavellini»; 9. Sigmund Freud, «Psicopatologia della vita di Cavellini»; 10. Galileo Galilei, «Discorsi intorno a Cavellini»; 11. Nikolaj Ivanovic Lobäcevskij, «Nuovi principi di Cavellini»; 12. Leonardo da Vinci, «Trattato della pittura di Cavellini»; 13. Immanuel Kant, «Critica della ragion cavelliniana»; 14. Nicolò Machiavelli, «Il Principe Cavellini»; 15. Mao Tse-tung, «Pensieri su Cavellini»; 16. Karl Marx, «Il capitale di Cavellini»; 17. Henry Miller, «Tropico di Cavellini»; 18. Moliére, «Cavellini immaginario»; 19. Friedrich Nietzsche, «Così parlò Cavellini»; 20. Omero, «Odissea di Cavellini»; 21. Ovidio, «Metamorfosi di Cavellini»; 22. San Paolo, «Lettere a Cavellini»; 23. Jean Paul Sartre, «La nausea di Cavellini»; 24. William Shakespeare, «Achille»; 25. Giorgio Vasari, «Vita e opere di Cavellini».
“Dopo i Manifesti e i Francobolli nel 1972 realizzai 25 tele formato 100x140: i frontespizi di libri che personaggi importanti di ogni tempo mi avevano dedicato. Autostoricizzandomi tutto mi era concesso. Impersonavo il passato, il presente e il futuro. Questi grandi personaggi storici apprezzavano le mie stimolanti operazioni artistiche, la mia nuova filosofia e mi avevano dedicato un libro. [...] Nel mese di marzo del 1973 esposi quelle tele a Milano, al Cenobio-Visualità. [...] Mi ero calato nel ruolo di uomo storico, storicizzato e da storicizzare. Era inevitabile che venissi giudicato un megalomane, in cerca di pubblicità. Invece intendevo fare il verso alla megalomania, alla stupidità, all’egoismo, al provincialismo. Contestavo, mi ribellavo” (Guglielmo Achille Cavellini, Vita di un genio, Brescia, Centro Studi Cavelliniani, 1989: pp. 35-36).
“Dopo i Manifesti e i Francobolli nel 1972 realizzai 25 tele formato 100x140: i frontespizi di libri che personaggi importanti di ogni tempo mi avevano dedicato. Autostoricizzandomi tutto mi era concesso. Impersonavo il passato, il presente e il futuro. Questi grandi personaggi storici apprezzavano le mie stimolanti operazioni artistiche, la mia nuova filosofia e mi avevano dedicato un libro. [...] Nel mese di marzo del 1973 esposi quelle tele a Milano, al Cenobio-Visualità. [...] Mi ero calato nel ruolo di uomo storico, storicizzato e da storicizzare. Era inevitabile che venissi giudicato un megalomane, in cerca di pubblicità. Invece intendevo fare il verso alla megalomania, alla stupidità, all’egoismo, al provincialismo. Contestavo, mi ribellavo” (Guglielmo Achille Cavellini, Vita di un genio, Brescia, Centro Studi Cavelliniani, 1989: pp. 35-36).