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Andrea Pazienza, Si può mettere in galera un uomo così? disegno pubblicato per la prima volta su FRIZZER n. 4/5, 1985

 

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Vincenzo Sparagna, Fantasticherie, Giano dell’Umbria, Editore Frigolandia, 2021

Caro Vincenzo,
posso dire che i tuoi disegni non mi sono mai piaciuti? Anche adesso scorrendo i duecentocinquanta del tuo Fantasticherie. E allora mi concentro sulla storia che li accompagna, un “viaggio immaginario alla ricerca di me stesso“. Una storia sintetica che sarebbe piaciuta a Marinetti e densa come la commedia di Dante o di Balzac. Come si fa a mettere in galera un uomo così, chiedeva al mondo intero Andrea Pazienza disegnando il tuo ritratto, ecco, allo stesso modo oggi chiedo a tutti come si fa a non volerti bene.

Si legge d’un fiato la tua storia: un giro del mondo in duecento pagine, da Napoli alle Ande, le donne i cavalier l’arme gli amori, le letture i debiti gli amici, le sentenze. Nei momenti più belli e in quelli più dolorosi niente ha potuto cambiare la tua volontà di felicità e di bellezza. Come hai fatto Vincenzo? Anche oggi nell’orrore riesci a sorridere, non come me che al massimo arrivo al sarcasmo: è che il tuo disincanto non esclude il coraggio di illudersi ancora e sempre. Lo so, lo so come hai fatto, era una domanda retorica: sono i tuoi disegni che proprio non mi piacciono. Hai disegnato senza sosta scavando, affinando i tratti per toglierti di dosso ogni bruttura. I tuoi disegni non mi piacciono perché mi metti sotto gli occhi l’orrore di cui gli umani sono capaci. Hai trasmesso il tuo veleno a quei mostri di carta e non te ne resta più che qualche goccia di dolore: anche adesso che sta per arrivare la sentenza definitiva su Frigolandia.

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Vincenzo Sparagna, Maila Navarra, e Paolo Tonini (Frigolandia, 2016)


Frigolandia, prima repubblica marinara di terra, la città visionaria dell’arte maivista: vogliono cacciare te e il tuo museo da Giano dell’Umbria. Un museo che è una inestimabile raccolta del fumetto d’arte, una testimonianza impareggiabile della cultura visiva italiana di fine secolo. Pezzi di merda! Hanno cercato per anni di renderti la vita impossibile. Ma uno che è passato dall’Afghanistan alla Colombia e nei peggio posti del mondo per fare veri reportages (gli epici ironici pericolosi servizi di Frigidaire), di cosa volete che abbia paura? Gli viene da ridere.

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Passaporto di Frigolandia

Mentre con la massima serietà la giustizia al potere procede nell’indifferenza e nella disinformazione, tu combatti come sempre onestamente, sapendo che la sconfitta è probabile ma non basterà ad abbruttirti con la miseria dell’odio: “Ho vissuto spinto da una doppia vocazione: da un lato la volontà di comunicare nelle più diverse forme, […] dall’altro la difesa di una solitudine interiore che considero l’elemento decisivo per qualsiasi gesto creativo. E’ la ragione per cui non sono mai stato un autore a/politico, anzi ho aborrito e combattuto in ogni modo i moderni regimi totalitari. La loro maggiore infamia è infatti il tentativo di schiacciare la coscienza dell’individuo, di ridurlo a una massa uniformata, di impedire al pensiero e all’arte di vivere in libertà, cancellando la dolce e irrinunciabile intimità del dolore e del piacere. […] Penso di aver avuto certamente una vita avventurosa e per varie ragioni molto difficile, ma non posso dire sia stata triste, brutta o infelice, tale cioè da lasciarmi cicatrici d’odio nel cuore” (Vincenzo Sparagna, Fantasticherie, pag. 206). Da due anni non scrivevo un articolo su questo blog, due anni di nausea e rabbia, di impotenza a dire tutto l’orrore. Mi hai tolto un po’ del male che mi ingombra. Come si fa a non volerti bene?

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Passaporto di Frigolandia: una volta che l’avete potete ben dire con Ugo De Lucchi: “Lei non sa chi mi credo di essere“.

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Doppio arcobaleno su Giano dell’Umbria visto da Frigolandia

Frigolandia comunque esiste davvero, come una terra senza confini, col suo museo il teatrino le casette, i giochi dei bambini i cani le galline, i fiori e le ciliege l’aria buona e l’arcobaleno eccetera. C’è anche il passaporto per poter dire “…lei non sa chi mi credo di essere“. Basta spingere il cancello come nel giardino incantato. Fatevi un giro là intanto che siete in tempo: https://www.frigolandia.eu/