STUDENTI DELLA 4/EL I.I.S. “A. Lunardi” - Brescia
Emotions recollected in tranquillity
Luogo: Gussago
Editore: Edizioni dell'Arengario, "Collana inediti di poesia - 3"
Stampatore: Ediprima - Mirandola Montale
Anno: 2022 [5 giugno]
Legatura: brossura a due punti metallici
Dimensioni: 19,5x12,5 cm.
Pagine: pp. 30 (2)
Descrizione: copertina con titoli in nero su fondo rosso, due immagini fotografiche in bianco e nero n.t. A cura e con una nota di Paolo Tonini. Premessa di Monica Codevilla. Tiratura di 60 esemplari. Prima edizione.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 20ORDINA / ORDER
Colophon: "Tiratura unica di 60 esemplari di cui: 21 destinati agli autori - 4 alla biblioteca dell’ I.I.S “A. Lunardi” - 33 al pubblico - 2 al deposito legale: Archivio della Produzione Editoriale Regione Lombardia c/o Biblioteca Nazionale Braidense e Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze".
"Quelle che leggerete tra le pagine di questo piccolo libretto sono le poesie, le riflessioni, le emozioni nate su un prato di una scuola in un caldo giorno di primavera, quando, in seguito alla lettura di «I Wandered Lonely as a Cloud» di William Wordsworth, ho proposto ai miei alunni di 4EL di provare a sperimentare loro stessi il processo creativo teorizzato nella «Preface to Lyrical Ballads». I ragazzi, un po’ stupiti, hanno subito accettato con entusiasmo la proposta: in fondo si trattava di fare una lezione un po’ diversa, di uscire all’aria aperta in una soleggiata giornata primaverile. [...] Ho chiesto ai ragazzi di fermarsi, di sedersi, di sdraiarsi, chiudere gli occhi, non parlare per alcuni minuti e semplicemente cominciare ad ascoltare e ad ascoltarsi [...]. Io non ho fatto che osservarli nel loro immergersi nella natura, nel loro ritrovarsi in un silenzio quasi irreale: alcuni seduti, con le mani giunte, altri sdraiati uno accanto all’altro, altri più distanti, tutti in profondo ascolto. Una volta tornati in classe ho chiesto ai ragazzi di non scrivere nulla per un paio di giorni e solamente poi, in tranquillità, ritornare a quei momenti passati in silenzio sul prato della scuola e cominciare a trascrivere ricordi, sensazioni, emozioni..." (dalla «Premessa» di Monica Codevilla).
"La poesia non è la prerogativa di un poeta, ma l’insieme di tutte le voci, di tutte le prospettive, è il modo come l’essere umano diviene consapevole della propria relazione con la natura e l’ambiente in cui vive. Non ci si laurea poeti: la poesia c’è già, non ci è mai stata estranea, i poeti ne sono i trovatori. E non si dica che la poesia è intraducibile: fatta salva la grammatica, niente come la poesia permette di comprendere una lingua e insieme attraversare i confini che la separano dalle altre" (dalla Nota dell'editore).
Uno dei ragazzi per scelta personale non ha voluto comparire, per questo l'ultima pagina è bianca. Mancano solo il nome e delle parole ma anche quel silenzio era necessario, era in tutti loro.
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"Quelle che leggerete tra le pagine di questo piccolo libretto sono le poesie, le riflessioni, le emozioni nate su un prato di una scuola in un caldo giorno di primavera, quando, in seguito alla lettura di «I Wandered Lonely as a Cloud» di William Wordsworth, ho proposto ai miei alunni di 4EL di provare a sperimentare loro stessi il processo creativo teorizzato nella «Preface to Lyrical Ballads». I ragazzi, un po’ stupiti, hanno subito accettato con entusiasmo la proposta: in fondo si trattava di fare una lezione un po’ diversa, di uscire all’aria aperta in una soleggiata giornata primaverile. [...] Ho chiesto ai ragazzi di fermarsi, di sedersi, di sdraiarsi, chiudere gli occhi, non parlare per alcuni minuti e semplicemente cominciare ad ascoltare e ad ascoltarsi [...]. Io non ho fatto che osservarli nel loro immergersi nella natura, nel loro ritrovarsi in un silenzio quasi irreale: alcuni seduti, con le mani giunte, altri sdraiati uno accanto all’altro, altri più distanti, tutti in profondo ascolto. Una volta tornati in classe ho chiesto ai ragazzi di non scrivere nulla per un paio di giorni e solamente poi, in tranquillità, ritornare a quei momenti passati in silenzio sul prato della scuola e cominciare a trascrivere ricordi, sensazioni, emozioni..." (dalla «Premessa» di Monica Codevilla).
"La poesia non è la prerogativa di un poeta, ma l’insieme di tutte le voci, di tutte le prospettive, è il modo come l’essere umano diviene consapevole della propria relazione con la natura e l’ambiente in cui vive. Non ci si laurea poeti: la poesia c’è già, non ci è mai stata estranea, i poeti ne sono i trovatori. E non si dica che la poesia è intraducibile: fatta salva la grammatica, niente come la poesia permette di comprendere una lingua e insieme attraversare i confini che la separano dalle altre" (dalla Nota dell'editore).
Uno dei ragazzi per scelta personale non ha voluto comparire, per questo l'ultima pagina è bianca. Mancano solo il nome e delle parole ma anche quel silenzio era necessario, era in tutti loro.
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