MARIANI Mario
[Mariano Mariani] (Roma 1883 - San Paolo del Brasile 1951)
Così… per ridere. Dal 1.° al 10° migliaio
Luogo: Milano
Editore: Casa Editrice Italia
Stampatore: senza indicazione dello stampatore
Anno: s.d. [1920]
Legatura: brossura
Dimensioni: 19,8x13 cm.
Pagine: pp. 245 (7)
Descrizione: copertina con titoli in rosso su fondo arancione. In appendice: «Breve autobiografia. Lettera a Enrico Cavacchioli». Prima edizione.
Bibliografia: Vallecchi 1974: pag. 783
Prezzo: € 180ORDINA / ORDER
"Amico di Andrea Costa, dal 1904 fu in Francia, Inghilterra, America del Nord e Germania. Rientrato in Italia si arruolò negli alpini, e divenne corrispondente dal fronte per «Il Secolo» e «Il Messaggero» [fu anche decorato con la medaglia d'argento] (...). Lasciato il fronte nel '16, fondò le riviste «Novella» e «Comoedia» e continuò a pubblicare romanzi e novelle antiborghesi di forte carica erotica (...). Nel '20 fu processato per oltraggio al pudore per «Le adolescenti». Repubblicano e antifascista, fu costretto a fuggire all'estero nel '26, dapprima in Francia, dove organizzò il debole partito antifascista del Volontismo, poi nel '29 in Brasile, dove si associò alla massoneria e divenne direttore del settimanale «La Difesa». Tornato in Italia nel '47 (...) non riuscendo ad adattarsi alla nuova società italiana, nel '51 ripartì con la famiglia per il Brasile" (Alberto Asor Rosa, «Dizionario della letteratura italiana del Novecento», Torino, Einaudi, 1992: pag. 327).
"Quali siano per essere questi principii non è compito dello scrittore esaminare partitamente. So che avversarli e combatterli è delitto, come è delitto tentare di arrestare ogni riforma e ogni rivoluzione che ad essi ci accosti. Nelle linee generali possono formularsi così: 1. Libero amore. 2) Figlio di Stato. 3) Abolizione del diritto di eredità. 4) Espropriazione dei beni mobili e immobili. 5) La terra a chi lavora. 6) Le macchine a chi le fa produrre. 7) Le case a chi le abita. 8) Diritto d'autodecisione dei popoli. 9) Fratellanza dei popoli. 10) Abolizione del Parlamento (vana accademia d'avvocati e sentina di ogni corruzione). 11) Governo esercitato dai consigli di mestiere e professionali (soviets). (...) E il non credere a tutte le menzogne che la stampa borghese scaglia contro il tentativo russo di applicarli è buona esperienza di un uomo che, avendo fatto il giornalista per quindici anni, sa benissimo non essere il giornalismo nient'altro che pubblicità a pagamento". (pp. 236-237).
"Quali siano per essere questi principii non è compito dello scrittore esaminare partitamente. So che avversarli e combatterli è delitto, come è delitto tentare di arrestare ogni riforma e ogni rivoluzione che ad essi ci accosti. Nelle linee generali possono formularsi così: 1. Libero amore. 2) Figlio di Stato. 3) Abolizione del diritto di eredità. 4) Espropriazione dei beni mobili e immobili. 5) La terra a chi lavora. 6) Le macchine a chi le fa produrre. 7) Le case a chi le abita. 8) Diritto d'autodecisione dei popoli. 9) Fratellanza dei popoli. 10) Abolizione del Parlamento (vana accademia d'avvocati e sentina di ogni corruzione). 11) Governo esercitato dai consigli di mestiere e professionali (soviets). (...) E il non credere a tutte le menzogne che la stampa borghese scaglia contro il tentativo russo di applicarli è buona esperienza di un uomo che, avendo fatto il giornalista per quindici anni, sa benissimo non essere il giornalismo nient'altro che pubblicità a pagamento". (pp. 236-237).