L'ARENGARIO STUDIO BIBLIOGRAFICO - Dott. Paolo Tonini
Futurismo in Italia - 16. Epilogo. Dai canti della "guerra mussoliniana" a un quarto d'ora di poesia
Luogo: Cellatica
Editore: L'Arengario Studio Bibliografico, "Storia Documentaria del Futurismo in Italia - 16"
Stampatore: prodotto in proprio
Anno: 2024 (11 ottobre)
Legatura: brossura
Dimensioni: 29,7x21 cm.
Pagine: pp. VIII - 92 (2) - (4)
Descrizione: copertina illustrata a colori con la riproduzione di un disegno di Marcello Nizzoli. Catalogo interamente illustrato a colori, 92 schede ragionate, a cura e con testo introduttivo di Paolo Tonini («Ultimo quarto d'ora di poesia» / «Last Quarter Hour of Poetry»). Ultimo volume della serie «Storia Documentaria del Futurismo in Italia». Edizione digitale.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: N. D.ORDINA / ORDER
L’ultima opera di Marinetti è intitolata a una delle più feroci unità anti-partigiane: il «Quarto d’ora di poesia della X Mas». La composizione riflette la consapevolezza della sconfitta, una sconfitta che riguarda solo marginalmente l’aspetto militare: l’istituzione della Repubblica Sociale, rievocando gli ideali anti-monarchici e socialisti disattesi durante il ventennio, ne rivelava maldestramente l’uso strumentale per sostenere un governo fantoccio: dimostrava nella pratica l’inconsistenza teorica ed etica del fascismo, quando già non fosse bastata l’istituzione delle leggi razziali. Ai vincitori più che ai vinti è dedicato il verso: «Io non ho nulla da insegnarvi mondo come sono di ogni quotidianismo e faro di una aeropoesia fuori tempo spazio». Schierandosi dalla parte del potere, Marinetti e i suoi compagni si erano illusi di cambiarne la natura e ora ne seguivano le sorti, non essendo loro rimasta altra poesia che quella coerenza: «Saremo siamo le inginocchiate mitragliatrici a canne palpitanti di preghiere / bacio ribaciare le armi chiodate di mille mille mille cuori traforati dal veemente oblio eterno». (F.T. Marinetti, «Quarto d’ora di poesia della X Mas», 1945).

Marinetti's last work is titled after one of the most ferocious anti-partisan units: The Quarter Hour of Poetry of the X Mas. The composition reflects the awareness of defeat, a defeat that concerns only marginally the military aspect: the establishment of the Social Republic, by evoking anti-monarchist and socialist ideals neglected during the twenty years of fascism, clumsily revealed their instrumental use to support a puppet government. It practically demonstrated the theoretical and ethical inconsistency of fascism, as if the enactment of racial laws had not already been enough. More to the winners than to the losers is dedicated this verse: “I have nothing to teach you, as I am free from all quotidianism and beacon of an aeropoetry beyond time space”. By siding with power, Marinetti and his comrades deluded themselves into thinking they could change its nature, and later followed its fate, as that consistency was the only poetry left to them: “We will be we are the kneeling machine guns with barrels throbbing with prayers / kiss, re-kiss the spiked weapons of a thousand thousand thousand hearts pierced by the vehement eternal oblivion” (F.T. Marinetti, «Quarto d’ora di poesia della X Mas», 1945).

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