VACCARI Franco
(Modena 1936)
La Rosanna Chiessi mi aveva telefonato... [A cena con Dieter Rot l'Islandese]
Luogo: (Modena)
Editore: N. D.
Stampatore: N. D.
Anno: s.d. [dicembre 1976]
Legatura: foglio redatto al solo recto
Dimensioni: 27,8x22 cm.
Pagine: N. D.
Descrizione: testo dattiloscritto originale non datato, firmato a macchina e con 2 lievi correzioni a inchiostro a mano. Il testo venne pubblicato con titolo «A cena con Dieter Rot l'Islandese» in: G7 STUDIO Notiziario mensile d'arte e cultura, «Anno II, Numero 8», gennaio 1977.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 500ORDINA / ORDER
Il testo descrive una cena organizzata da Rosanna Chiessi in occasione della prima visita a Reggio Emilia di Dieter Roth [Diter Rot], nel 1976. Vaccari viene invitato insieme ai coniugi Ugo e Paolina Sterpini. In quell'anno Ugo Sterpini collaborava con Marco Bellocchio in qualità di scenografo e costumista per il film «Marcia Trionfale», girato proprio a Reggio Emilia.
"La Rosanna Chiessi mi aveva telefonato che era arrivato Dieter Rot e che sarebbero andati a cena da Italo: il tutto a Reggio Emilia. [...] Al tavolo con Rosanna e D.R. c'erano anche Sterpini e la moglie; insomma, una cena abbastanza intima. [...] Avevo portato con me una Polaroid sapendo che si può colmare certi vuoti a colpi di flash. D.R. è corpulento , con quella che viene definita una certa età, vestito da protestante e guarda dritto negli occhi con interesse e questo è un segno di umiltà e di cervello libero. Disegna in continuazione strappando i fogli da un blocco distribuendoli a caso tutt'intorno. Con la Polaroid aggiungo una nuova immagine alle sue, che lui incolla su un disegno con burro, stracchino e maionese dopo avermela pagata con 100 franchi Svizzeri debitamente firmati. La cosa si ripete con ogni nuova fotografia, ma non solo le foto sono coinvolte, incollate, inglobate in questo che sta diventando il disordinato archivio della serata, ma anche i giochi di parole di Sterpini, , le torte, le forchette, i formaggi, le etichette delle molte bottiglie che con flusso continuo arrivano sulla tavola, insomma, tutto ciò che è piatto o che può essere steso su un foglio altrimenti lo disegna compresi i vicini di tavola. C'è come un'ossessione di bloccare ogni più piccolo evento, di evitare che sprofondi nell'assenza di memoria, nel profondo. [...] Quando ce ne andiamo raccoglieil tutto nella tovaglia, ne fa un pacco [...]. Adesso tutti i reperti della serata sono fittamente allineati e inchiodati uno ad uno lungo un bel 40 metri di parete, tracce di una cena ristretta a Reggio Emilia con Dieter Rot l'Islandese" (Franco Vaccari).
"La Rosanna Chiessi mi aveva telefonato che era arrivato Dieter Rot e che sarebbero andati a cena da Italo: il tutto a Reggio Emilia. [...] Al tavolo con Rosanna e D.R. c'erano anche Sterpini e la moglie; insomma, una cena abbastanza intima. [...] Avevo portato con me una Polaroid sapendo che si può colmare certi vuoti a colpi di flash. D.R. è corpulento , con quella che viene definita una certa età, vestito da protestante e guarda dritto negli occhi con interesse e questo è un segno di umiltà e di cervello libero. Disegna in continuazione strappando i fogli da un blocco distribuendoli a caso tutt'intorno. Con la Polaroid aggiungo una nuova immagine alle sue, che lui incolla su un disegno con burro, stracchino e maionese dopo avermela pagata con 100 franchi Svizzeri debitamente firmati. La cosa si ripete con ogni nuova fotografia, ma non solo le foto sono coinvolte, incollate, inglobate in questo che sta diventando il disordinato archivio della serata, ma anche i giochi di parole di Sterpini, , le torte, le forchette, i formaggi, le etichette delle molte bottiglie che con flusso continuo arrivano sulla tavola, insomma, tutto ciò che è piatto o che può essere steso su un foglio altrimenti lo disegna compresi i vicini di tavola. C'è come un'ossessione di bloccare ogni più piccolo evento, di evitare che sprofondi nell'assenza di memoria, nel profondo. [...] Quando ce ne andiamo raccoglieil tutto nella tovaglia, ne fa un pacco [...]. Adesso tutti i reperti della serata sono fittamente allineati e inchiodati uno ad uno lungo un bel 40 metri di parete, tracce di una cena ristretta a Reggio Emilia con Dieter Rot l'Islandese" (Franco Vaccari).