Dal 31 maggio al 3 giugno ad Asti si svolgerà la decima edizione del festival A sud di nessun nord. Parole, musica, teatro, cinema, fotografia animeranno il centro della città ma il centro del centro, il punto dove arrivare e da cui ripartire è il Diavolo Rosso: antica chiesa sconsacrata, bar, ristorante, auditorium, teatro, luogo di bivacco e di incontri. Dirimpetto al Diavolo Rosso c’è una chiesa (questa consacrata), una bella chiesa che la domenica mattina si riempie di gente. Così c’è gente che esce dalla casa del Diavolo per andare a dire due preghiere, e persone che dalla casa di Dio vengono a bersi un bianco con l’oliva al Diavolo Rosso. Ognuno viene e porta quel che è, quel che può. Il tema di fondo è sempre stato il viaggio, da un capo all’altro del mondo come intorno alla propria stanza. Tutti i viaggiatori si incontrano lì una volta all’anno, discutono, guardano, mangiano insieme, alcuni dormono anche insieme, ospiti e ospitati. Con pochissimi soldi per mangiare e dormire – il resto è gratis. Si mescolano linguaggi, cucine, visioni, prospettive, si scambiano informazioni, ricette, libri, avventure. Quest’anno il tema è Il viaggio interiore tra mente cuore ed anima. Io ci porterò la protesta degli uomini senz’anima, di quelli cioè che non credono vi sia qualcosa di più profondo del corpo. Ci andrò con un amico americano, Kevin, che dirige una biblioteca in una famosa università. Ci incontreremo con Tano che vive a Roma, uno che è sempre stato dagli anni Settanta in poi “quello che fa le foto” (lui non voleva fare le foto, voleva vivere, raccontava). Oggi nel tempo della crisi, perché la paura della catastrofe non ci faccia dimenticare che siamo le nostre relazioni e non siamo nulla senza i nostri amici, gli amori e il futuro che ciascuno riesce ancora a immaginare.
Per il programma e ogni altra informazione visitate il sito web del Diavolo Rosso:
http://www.diavolorosso.it/
Ecco una clip che si riferisce all’edizione 2009: