INGANNI Angelo
(Brescia 1807 - Gussago 1880)
Autobiografia. A cura di Luciano Anelli
Luogo: Gussago
Editore: Edizioni dell'Arengario Studio Bibliografico
Stampatore: Tipografia Modulistica FZ - Brescia
Anno: 1998 (maggio)
Legatura: brossura
Dimensioni: 29x21 cm.
Pagine: pp. 78 (2)
Descrizione: copertina illustrata con la riproduzione di un autoritratto dell'artista, 72 riproduzioni di dipinti e disegni in bianco e nero n.t. Riproduzione del manoscritto originale inedito e trascrizione a fronte. Con un saggio introduttivo di Luciano Anelli («L'Austria Felix, la vita di caserma, le cerimonie, le esercitazioni, Radetzky; il Piemonte, le barricate, le guerre, l'Italia») e un testo di Paolo Tonini «I fantasmi della coscienza, l'astuzia della storia». Tiratura di 1000 esemplari. Prima edizione.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 30ORDINA / ORDER
Pubblicazione in cui compare per la prima volta la menzione "Edizioni dell'Arengario Studio Bibliografico".
“Angelo Inganni decide di scrivere una autobiografia: coloro che «a buon diritto» chiamava «ribaldi» dicono che sia stato filoaustriaco, spia, traditore. Ma lui, anzi, è stato buon patriota e intende dimostrarlo attraverso il racconto della propria vita...” (Paolo Tonini, pag. 15). Il manoscritto viene redatto da Inganni il 7 ottobre 1880, due mesi prima della morte, presso la propria residenza della Santissima di Gussago. La casa, situata alla sommità di una collina, domina tuttora il paese, ed è visibile dalla sede dell’Arengario, tra il complesso di villette a schiera che inizialmente, nel 1992-1993, era denominato “Residence La Santissima”.
“Angelo Inganni decide di scrivere una autobiografia: coloro che «a buon diritto» chiamava «ribaldi» dicono che sia stato filoaustriaco, spia, traditore. Ma lui, anzi, è stato buon patriota e intende dimostrarlo attraverso il racconto della propria vita...” (Paolo Tonini, pag. 15). Il manoscritto viene redatto da Inganni il 7 ottobre 1880, due mesi prima della morte, presso la propria residenza della Santissima di Gussago. La casa, situata alla sommità di una collina, domina tuttora il paese, ed è visibile dalla sede dell’Arengario, tra il complesso di villette a schiera che inizialmente, nel 1992-1993, era denominato “Residence La Santissima”.