LA PIETRA Ugo
(Bussi sul Tirino, Pescara 1938)
La Pietra
Luogo: Locarno
Editore: Edizioni Flaviana
Stampatore: Tipografia Moderna - Locarno
Anno: 1966 (marzo)
Legatura: brossura
Dimensioni: 20,7x17 cm.
Pagine: pp. 20 n.n.
Descrizione: copertina illustrata con la riproduzione di un'opera in bianco e nero, 1 tavola virata in rosso fuori testo, 1 autoritratto fotografico e 4 illustrazioni in bianco e nero nel testo, 40 illustrazioni in bianco e nero in 6 tavole fuori testo con disegni progettuali e sperimentazioni di modelli spaziali. Testi e fotografie di Ugo La Pietra. Tiratura di 2000 copie numerate di cui le prime cento con un disegno originale dell'artista. Esemplare facente parte delle 1900 senza disegno. Catalogo originale della mostra (Locarno, Galleria Flaviana, 26 marzo 1966).
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 280ORDINA / ORDER
Mostra realizzata in collaborazione con l'Istituto di Composizione del Politecnico di Milano.
Testo introduttivo di Ugo La Pietra: «Il senso della ricerca nella mia pittura». Segue il fondamentale testo teorico di Ugo La Pietra e Alberto Seassaro: «La ricerca morfologica».
"La ricerca che vado conducendo da alcuni anni, non è mai stata elemento di indagine disgiunto da quello condotto nel campo della forma architettonica, ma ha sempre teso ad una chiarificazione disciplinare globale e alla definizione del campo di agibilità culturale delle problematiche morfologiche. Il tentativo di far nascere un rapporto nuovo fra le arti per una «liberazione della forma» è il tema fondamentale che propongo nelle mie ultime espressioni. Proprio nella convinzione che il procedimento di liberazione della forma debba essere affiancato ed integrato da un allargamento dello scibile formale (in senso casistico-morfologico) applicando un procedimento di tipo «sinestetico» (ricerca morfologica, - 1963-64 - «sinestesia tra le arti»), cioè un processo di trasposizione diretta sensoriale, intellettiva ed emotiva di una forma di linguaggio in un'altra, credo di poter stimolare il campo immaginativo delle due discipline conseguendo così, un ampliamento delle esperienze analogiche e delle possibilità espressive. In questo senso la mia opera attraverso il processo sinenstetico, tenta un allargamento del «principio di assimilazione» ed un superamento della statica problematica della «integration des Arts», il caricare i segni dei miei quadri del significato di «concetti spaziali informatori», vuol costituire un'apertura ad un discorso più globale di conoscenza della forma e semplificare la comprensione dei fenomeni strutturali connessi alla forma stessa" (Ugo La Pietra).
Testo introduttivo di Ugo La Pietra: «Il senso della ricerca nella mia pittura». Segue il fondamentale testo teorico di Ugo La Pietra e Alberto Seassaro: «La ricerca morfologica».
"La ricerca che vado conducendo da alcuni anni, non è mai stata elemento di indagine disgiunto da quello condotto nel campo della forma architettonica, ma ha sempre teso ad una chiarificazione disciplinare globale e alla definizione del campo di agibilità culturale delle problematiche morfologiche. Il tentativo di far nascere un rapporto nuovo fra le arti per una «liberazione della forma» è il tema fondamentale che propongo nelle mie ultime espressioni. Proprio nella convinzione che il procedimento di liberazione della forma debba essere affiancato ed integrato da un allargamento dello scibile formale (in senso casistico-morfologico) applicando un procedimento di tipo «sinestetico» (ricerca morfologica, - 1963-64 - «sinestesia tra le arti»), cioè un processo di trasposizione diretta sensoriale, intellettiva ed emotiva di una forma di linguaggio in un'altra, credo di poter stimolare il campo immaginativo delle due discipline conseguendo così, un ampliamento delle esperienze analogiche e delle possibilità espressive. In questo senso la mia opera attraverso il processo sinenstetico, tenta un allargamento del «principio di assimilazione» ed un superamento della statica problematica della «integration des Arts», il caricare i segni dei miei quadri del significato di «concetti spaziali informatori», vuol costituire un'apertura ad un discorso più globale di conoscenza della forma e semplificare la comprensione dei fenomeni strutturali connessi alla forma stessa" (Ugo La Pietra).