RAVEGNANI MOROSINI Mario
La casa individuale in Italia
Luogo: Milano
Editore: Görlich Editore
Stampatore: Stab. Poligrafico G. Colombi - Milano
Anno: 1957
Legatura: legatura editoriale in tela verde, sovraccopertina in plastica trasparente
Dimensioni: 30x23,2 cm.
Pagine: pp. 249 (1)
Descrizione: sovracopertina illustrata con disegno architettonico al tratto dell'autore, ca. 500 tavole e illustrazioni in nero e a colori n.t. con progetti e immagini fotografiche di edifici e interni. Prima edizione.
Bibliografia: AA.VV., «Bibliografia del libro d'arte italiano. Volume III 1963-1970», Roma, Carlo Bestetti, 1974; pag. 148
Prezzo: € 150ORDINA / ORDER
Opere di Angelo Masieri (casa a Udine e a Cervignano del Friuli); Carlo Graffi (casa a Torino); Mario Asnago e Claudio Vender (casa di campagna in Brianza); Gianemilio, Pietro e Anna Monti (casa e casa per pescatori sul lago di Piona); Carlo Pagani (casa a Forte dei Marmi e nella pianura lombarda); Gianni Avon (casa nella pianura friulana e a Udine); Bobi Brunori (casa a San Remo); Camillo Magni e Giovanni Vedovelli (casa a Rapallo); Renato Bazzoni (casa alle pendici del Mottarone); Luciano Baldessari e Mario Grisotti (casa prefabbricata di legno e alluminio); Mario Ravegnani, Antonello Vincenti e Bobi Brunori (casa sperimentale); Gio Ponti, Antonio Fornaroli e Alberto Rosselli (casa unifamiliare di serie); Studio 3 P (casa a Monsummano); Mario Ravegnani (casa per vacanze a Nervi); Enrico Buzzi (casa sulla via del Sempione); Vittorio Gandolfi (casa a Cesate); Vittorio Gregotti, Ludovico Meneghetti e Giotto Stoppino (casa a Stradella); Vittorio Morasso (casette abbinate a Pieve Ligure); Marcello Nizzoli e G. Mario Olivetti (casa ad Ivrea); Ferruccio Rozza (casa a Melegnano).

"Cliente ideale per un architetto non è colui che si estranea completamente ma chi - seguendone i concetti - contribuisce con le sue esigenze e le sue osservazioni di indole pratica e personale ad orientare il progettista: questo intervento deve avvenire nel periodo di creazione e di impostazione del lavoro e non in sede di esecuzione... Se il contributo del committente alla completa messa a fuoco del progetto avviene preventivamente il compito dell'architetto, cioè la «interpretazione estetica e costruttiva dei desiderata del committente», viene ad essere grandemente semplificato ed è molto più facile che da questa sintesi di esperienze, esigenze, concetti, possa sorgere una vera «opera d'arte»" (pag. 5).