MARINETTI Filippo Tommaso
[Filippo Achille Emilio Marinetti] (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944)
SETTIMELLI Emilio
(Firenze 1891 - Lipari 1954)
CARLI Mario
(Sansevero 1889 - Roma 1935)
Che cos'è il Futurismo. Nozioni elementari [tiratura con pubblicità per l'Esposizione Nazionale Futurista]
Luogo: Milano
Editore: Direzione del Movimento Futurista
Stampatore: Stab. Tip. Taveggia - Milano Via Ospedale 3
Anno: s.d. [marzo 1919]
Legatura: foglio stampato al recto e al verso
Dimensioni: 29x23 cm.
Pagine: N. D.
Descrizione: In appendice il testo «L'azione futurista prima, durante e dopo la guerra». Terza edizione, prima in volantino, tiratura con al retro la pubblicità per l'Esposizione Nazionale Futurista (Milano, Galleria Centrale d'Arte - Salone Cova, 22 marzo - 30 aprile 1919).
Bibliografia: Paolo Tonini, «I manifesti del futurismo italiano», Gussago, edizioni dell'Arengario, 2011: pag. 73, n. 124.3
Prezzo: € 250ORDINA / ORDER
Manifesto pubblicato per la prima volta su ROMA FUTURISTA Anno II n. 7, 16 febbraio 1919. Sempre nel febbraio viene pubblicato anche su DINAMO Rivista Futurista, Anno I n. 1, Roma, Impresa Editoriale Ugoletti, febbraio 1919. Seguono tre versioni in volantino: la prima edizione, del marzo 1919, in due differenti tirature: una con al verso la pubblicità per l'Esposizione Nazionale Futurista di Milano e indicazione di stampa "Stab. Tip. Taveggia - Milano Via Ospedale 3", l'altra per ROMA FUTURISTA e DINAMO e indicazione di stampa "Stab. Tip. Taveggia - Milano"); successivamente, nel dicembre 1920, esce una quarta edizione con significative varianti.
Il testo in appendice: «L'azione futurista prima, durante e dopo la guerra», verrà pubblicato nello stesso mese di marzo come manifesto a sé stante, in lingua francese, con il titolo: «Le Futurisme avant, pendant, après la guerre». Da notare la frase: «Il Futurismo italiano, nato a Milano 11 anni fa...»: sembra esserci una incongruenza con la data del primo «Manifesto del futurismo» (febbraio 1909). La datazione viene ribadita ulteriormente nelle righe successive: « Il futurismo italiano... ha aperto 11 anni fa il suo primo comizio artistico col grido "W Asinari di Bernezzo! Abbasso l'Austria!"». Tuttavia è lo stesso Marinetti ad affermare in altro luogo che quel grido fu lanciato durante la seconda Serata futurista al Teatro Lirico di Milano, il 15 febbraio 1910. Dato che il volantino fu indubbiamente pubblicato nel 1919, sembra che si tratti di un errore. Ma è anche possibile che Marinetti considerasse come atto di fondazione del futurismo le prime riunioni con i poeti e gli artisti del movimento nella sua casa di via Senato a Milano, nel 1908, fino al punto di ribadirlo con una voluta imprecisione storica.
Dal testo in appendice: "Il movimento futurista artistico è separato dal movimento futurista politico. Infatti il movimento artistico futurista, avanguardia della sensibilità artistica italiana, è necessariamente sempre in anticipo sulla lenta sensibilità del popolo. Rimane perciò un'avanguardia spesso incompresa e spesso osteggiata dalla maggioranza che non può intendere le sue scoperte stupefacenti, la brutalità delle sue espressioni polemiche e gli slanci temerarî delle sue intuizioni".
Il testo in appendice: «L'azione futurista prima, durante e dopo la guerra», verrà pubblicato nello stesso mese di marzo come manifesto a sé stante, in lingua francese, con il titolo: «Le Futurisme avant, pendant, après la guerre». Da notare la frase: «Il Futurismo italiano, nato a Milano 11 anni fa...»: sembra esserci una incongruenza con la data del primo «Manifesto del futurismo» (febbraio 1909). La datazione viene ribadita ulteriormente nelle righe successive: « Il futurismo italiano... ha aperto 11 anni fa il suo primo comizio artistico col grido "W Asinari di Bernezzo! Abbasso l'Austria!"». Tuttavia è lo stesso Marinetti ad affermare in altro luogo che quel grido fu lanciato durante la seconda Serata futurista al Teatro Lirico di Milano, il 15 febbraio 1910. Dato che il volantino fu indubbiamente pubblicato nel 1919, sembra che si tratti di un errore. Ma è anche possibile che Marinetti considerasse come atto di fondazione del futurismo le prime riunioni con i poeti e gli artisti del movimento nella sua casa di via Senato a Milano, nel 1908, fino al punto di ribadirlo con una voluta imprecisione storica.
Dal testo in appendice: "Il movimento futurista artistico è separato dal movimento futurista politico. Infatti il movimento artistico futurista, avanguardia della sensibilità artistica italiana, è necessariamente sempre in anticipo sulla lenta sensibilità del popolo. Rimane perciò un'avanguardia spesso incompresa e spesso osteggiata dalla maggioranza che non può intendere le sue scoperte stupefacenti, la brutalità delle sue espressioni polemiche e gli slanci temerarî delle sue intuizioni".