MARINETTI Filippo Tommaso
[Filippo Achille Emilio Marinetti] (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944)
«Gabriel d'Annunzio intime» VERDE E AZZURRO Anno I n. 1
Luogo: Milano
Editore: N. D.
Stampatore: Stabilimento Tipografico Attilio Piazza - Milano
Anno: 1903 (19 aprile)
Legatura: N. D.
Dimensioni: 1 fascicolo 38,5x27,5 cm.
Pagine: pp. 16 [da pag. 9 a pag. 11]
Descrizione: l'articolo di Marinetti è accompagnato da due ritratti fotografici di Gabriele D'Annunzio. Stampa in verde. Seconda e definitiva edizione, riveduta e ampliata.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 600ORDINA / ORDER
Il testo, precedentemente apparso sulla rivista LA VOGUE, n. IV, 15 giugno 1900, viene qui riveduto e ampliato e nello stesso anno verrà ristampato in volume con copertina di Enrico Sacchetti. Altri testi all'interno del fascicolo di G. Antona-Traversi, E.A. Butti, Tullio Pànteo; 3 disegni di Guido Baldassarre (Gib) e varie immagini fotografiche.
Il settimanale VERDE E AZZURRO è la prima rivista ideata e diretta da Umberto Notari: "...primo periodico italiano specializzato nel settore alberghiero e del turismo aveva come obiettivo la rivelazione delle bellezze naturali d’Italia e lo sviluppo del settore alberghiero, frequentato da Notari grazie a un impiego come addetto stampa presso l’Albergo Milano. Il collegamento tra rivista e settore alberghiero corrispondeva a una moderna idea di imprenditoria, in antitesi rispetto all’arretratezza delle proposte governative, che, scriveva Notari, opponevano «il loro veto formale al Progresso […] in nome della burocrazia, della religione e della politica». Nella rivista, il bolognese si avvalse pertanto di avanzate tecniche di riproduzione tipografica anzitutto per rispondere a finalità promozionali. Sotto molti aspetti, con il «Verde e Azzurro» Notari diede inizio a una produzione culturale fondata su nuovi meccanismi di sostegno economico della cultura, a partire dall’introduzione della pubblicità che egli considerava il mezzo più potente per far prosperare le industrie e i commerci. Con lo scopo di «far scorrere le pagine come una pellicola cinematografica», gli articoli sul turismo erano corredati di riproduzioni fotografiche (fotoincisioni), illustrazioni e caricature, per le quali egli ingaggiò GIB. (Guido Baldassarre), Enrico Sacchetti, Luccio (Carlo Bolognesi), Umberto Tirrelli e Ugo Valeri. Al formato e alla veste tipografica innovativa corrispose un registro altrettanto moderno nei contributi, prevalentemente costituiti da interviste e inchieste, nonché l’adozione di spettacolari strategie di vendita come concorsi a premi o il lancio promozionale di «trecentomila copie sulla folla entrante in galleria» dalle finestre della redazione, con l’aiuto di F.T. Marinetti" (Carlotta Castellani, «Le riviste di Umberto Notari (1903-1922): cultura visiva a Milano tra Futurismo e Novecento» ACME Annali della Facoltà di Studi Umanistici dell'UIniveristà degli Studi di Milano, V. 75 N. 2, 2022).
Nella testata del giornale il titolo è preceduto dalla nota: "[Verde e Azzurro] i due colori del maliardo paesaggio italiano", e seguito dal sottotitolo: "Unica grande rivista illustrata del movimento cosmopolita nelle grandi gittà, nelle stazioni balneari e climatiche, nei soggiorni estivi ed invernali di mare, di montagna, sui laghi e sulle riviere d'Italia".
Il settimanale VERDE E AZZURRO è la prima rivista ideata e diretta da Umberto Notari: "...primo periodico italiano specializzato nel settore alberghiero e del turismo aveva come obiettivo la rivelazione delle bellezze naturali d’Italia e lo sviluppo del settore alberghiero, frequentato da Notari grazie a un impiego come addetto stampa presso l’Albergo Milano. Il collegamento tra rivista e settore alberghiero corrispondeva a una moderna idea di imprenditoria, in antitesi rispetto all’arretratezza delle proposte governative, che, scriveva Notari, opponevano «il loro veto formale al Progresso […] in nome della burocrazia, della religione e della politica». Nella rivista, il bolognese si avvalse pertanto di avanzate tecniche di riproduzione tipografica anzitutto per rispondere a finalità promozionali. Sotto molti aspetti, con il «Verde e Azzurro» Notari diede inizio a una produzione culturale fondata su nuovi meccanismi di sostegno economico della cultura, a partire dall’introduzione della pubblicità che egli considerava il mezzo più potente per far prosperare le industrie e i commerci. Con lo scopo di «far scorrere le pagine come una pellicola cinematografica», gli articoli sul turismo erano corredati di riproduzioni fotografiche (fotoincisioni), illustrazioni e caricature, per le quali egli ingaggiò GIB. (Guido Baldassarre), Enrico Sacchetti, Luccio (Carlo Bolognesi), Umberto Tirrelli e Ugo Valeri. Al formato e alla veste tipografica innovativa corrispose un registro altrettanto moderno nei contributi, prevalentemente costituiti da interviste e inchieste, nonché l’adozione di spettacolari strategie di vendita come concorsi a premi o il lancio promozionale di «trecentomila copie sulla folla entrante in galleria» dalle finestre della redazione, con l’aiuto di F.T. Marinetti" (Carlotta Castellani, «Le riviste di Umberto Notari (1903-1922): cultura visiva a Milano tra Futurismo e Novecento» ACME Annali della Facoltà di Studi Umanistici dell'UIniveristà degli Studi di Milano, V. 75 N. 2, 2022).
Nella testata del giornale il titolo è preceduto dalla nota: "[Verde e Azzurro] i due colori del maliardo paesaggio italiano", e seguito dal sottotitolo: "Unica grande rivista illustrata del movimento cosmopolita nelle grandi gittà, nelle stazioni balneari e climatiche, nei soggiorni estivi ed invernali di mare, di montagna, sui laghi e sulle riviere d'Italia".