GLAMOUR International Magazine
Glamour - n. 14 [prima serie]. Federico Fellini & Andrea Pazienza «La città delle Donne» edited by Vincenzo Mollica
Luogo: Genova
Editore: Club Anni Trenta
Stampatore: Stabilimento Poligrafico Fiorentino - Firenze
Anno: maggio 1984
Legatura: N. D.
Dimensioni: 1 fascicolo 32,5x34,5 cm.
Pagine: pp. 36 n.n.
Descrizione: copertina e retro illustrati con un unico grande disegno a colori di Andrea Pazienza. All'interno 2 disegni di Fellini e 9 disegni a colori di Pazienza [da pag. 15 a pag. 22], bozzetti inediti, di cui 2 per la copertina del disco di Roberto Vecchioni «Montecristo. La città delle donne», gli altri 7 preparatori del cartellone del film «La città delle Donne» di Fellini. Testo di Vincenzo Mollica. Prima edizione.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 150ORDINA / ORDER
Direttore artistico: Antonio Vianovi. Hanno collaborato a questo numero: Federico Fellini, Russell Keaton, Edgar E. Martin, Vincenzo Mollica, Andrea Pazienza, Peynet, George Pichard, Silvano Scotto, Russ Westover.
"«Per la Città delle Donne volevo un manifesto che si discostasse dai soliti perché è un film che ha aspetti fantascientifici oltre a essere un viaggio onirico nel labirinto della psiche del maschio italiano. Ho scelto Andrea Pazienza per la creazione del manifesto proprio perché pensavo potesse illustrare e anticipare lo spirito del film. Andrea fece una serie di bozzetti ed infine ho scelto un disegno che sembrava più la reclame di un parrucchiere per signora. ma aveva il pregio di essere molto suggestivo». Questo è quanto mi ha raccontato Federico fellini in una calda giornata d'estate del 1983, sul set di «E la nave va». Spinto dalla curiosità mi son messo alla ricerca dei disegni che Fellini aveva scartato, per verificare che tipo di complicità artistica si era creata tra il Maestro e il discepolo di San Menaio..." (Vincenzo Mollica).
"«Per la Città delle Donne volevo un manifesto che si discostasse dai soliti perché è un film che ha aspetti fantascientifici oltre a essere un viaggio onirico nel labirinto della psiche del maschio italiano. Ho scelto Andrea Pazienza per la creazione del manifesto proprio perché pensavo potesse illustrare e anticipare lo spirito del film. Andrea fece una serie di bozzetti ed infine ho scelto un disegno che sembrava più la reclame di un parrucchiere per signora. ma aveva il pregio di essere molto suggestivo». Questo è quanto mi ha raccontato Federico fellini in una calda giornata d'estate del 1983, sul set di «E la nave va». Spinto dalla curiosità mi son messo alla ricerca dei disegni che Fellini aveva scartato, per verificare che tipo di complicità artistica si era creata tra il Maestro e il discepolo di San Menaio..." (Vincenzo Mollica).