MUNARI Bruno
(Milano 1907 - Milano 1998)
Il quadrato. La scoperta del quadrato
Luogo: Milano
Editore: All'Insegna del Pesce d'Oro
Stampatore: Officine Grafiche Esperia
Anno: 1960
Legatura: brossura
Dimensioni: 15,5x15,5 cm.
Pagine: pp. 88
Descrizione: copertina illustrata in bianco e nero senza titolo, numerosissimi disegni e immagini fotografiche in bianco e nero nel testo. A cura di Vanni Scheiwiller e Piero Draghi. Tiratura di 3000 esemplari. Edizione originale.
Bibliografia: Maffei 2002: pp. 102-103; Munari 1995: pag. 285
Prezzo: € 350ORDINA / ORDER
“Alto e largo quanto un uomo con le braccia aperte, il quadrato sta, nelle più antiche scritture e nelle incisioni rupestri dei primi uomini a significare l’idea di recinto, di casa, di paese. Enigmatico della sua semplicità, nella monotona ripetizione di quattro lati eguali, di quattro angoli uguali, genera una serie di interessanti figure (…). È statico se poggia su di un lato, è dinamico se poggia su di uno spigolo. È magico se pieno di numeri e può essere diabolico e satanico quando questi numeri sono in rapporto tra loro anche al quadrato o al cubo. (…) L’infinito è un quadrato senza angoli, secondo un antico detto cinese. Il quadrato è la concentrazione estrema di un’idea spaziale in sé stessa compiuta. Rappresenta un ordine di pregnante spirituale simbolismo”. Con MUNARI Bruno (Milano 1907 - Milano 1998), Il cerchio, Milano - New York - Stockholm, All'Insegna del Pesce d'Oro - Wittenborn & Company - Eric Diefenbronner, 1964; 15,5x15,5 cm., brossura, pp. 82 (8); numerosissime illustrazioni in bianco e nero n.t. "Se il quadrato risulta strettamente legato all'uomo e alle costruzioni dell'uomo, all'architettura, alle strutture armoniche, alla scrittura ecc., il cerchio ha relazioni divine: un cerchio semplice ha rappresentato fin dai tempi antichi e rappresenta ancora oggi l'eternità, non avendo né principio né fine. Un antico testo dice che Dio è un cerchio il cui centro è dappertutto ma la cui circonferenza è in nessun luogo. (...) In natura il cerchio lo troviamo facilmente, basta gettare un sasso nell'acqua calma. La sfera invece nasce spontaneamente nelle bolle di sapone. (...) Un cerchio fatto a mano ha dimostrato la bravura di Giotto. La prima cosa che disegna un bambino assomiglia al cerchio. La gente si dispone spontaneamente in cerchio quando deve osservare qualcosa da vicino, provocando la nascita dell'arena, del circo, dei recinti di borsa. (...) Un disco poggiato su di un piano non si può metterlo in disordine, per ciò quasi sempre i piatti sono rotondi: è più semplice disporli sulla tavola; se fossero esagonali o quadrati od ovali, occorrerebbe porre maggior attenzione nel disporli altrimenti creerebbero un senso di disordine, mentre un cerchio è sempre a posto. Maggiormente si può dire della sfera che non si può assolutamente rovesciare, una sfera, in qualunque posizione sia è sempre dritta, se così si può dire" (pp. 5-6). Tiratura di 3000 esemplari. Conservata metà della fascetta editoriale, dove compare la scritta: "Bruno Munari / La scoperta del cerchio / Scheiwiller - Milano". Invio autografo di Munari datato "Natale 64", non firmato. Prima edizione. Bibliografia: Maffei 2002: pag. 114; Munari 1995: tav. 165 e bibliografia TRANSLATION: MUNARI Bruno (Milan 1907 - Milan 1998), Il quadrato. La scoperta del quadrato, Milano, All'Insegna del Pesce d'Oro, [printer: Officine Grafiche Esperia], 1960, 15,5x15,5 cm., paperback, 88 pp., b/w illustrated cover, no title. Several illustrations (drawings and photographic images). Edited by Vanni Scheiwiller and Piero Draghi. Edition of 3000 copies, First edition. [Bibliography: Maffei 2002: pp. 102-103; Munari 1995: pag. 285].