DE SAINT-PONT Valentine
[Anne-Jeanne-Valentine-Marianne Desglans de Cessiat-Vercell] (Lione 1875 - Il Cairo 1953)
Manifesto futurista della Lussuria
Luogo: Milano
Editore: Direzione del Movimento Futurista
Stampatore: A. Taveggia - S. Margherita - Milano
Anno: 11 gennaio 1913
Legatura: volantino
Dimensioni: 29,2x23,2 cm.
Pagine: pp. 4 n.n.
Descrizione: manifesto pubblicato contemporaneamente in versione francese e italiana. Prima edizione, versione italiana.
Bibliografia: Paolo Tonini, «I manifesti del Futurismo italiano», Gussago, Edizioni dell’Arengario, 2011: pag. 35 n. 52.2
Prezzo: € 600ORDINA / ORDER
Sottotitolo: "Risposta ai giornalisti disonesti che mutilano la frasi per render ridicola l'Idea; alle donne che pensano quello che ho osato dire; a coloro pei quali la Lussuria non è ancora altro che peccato; a tutti coloro che nella Lussuria raggiungono solo il Vizio, come nell'Orgoglio raggiungono solo la Vanità".
"Distruggiamo i sinistri stracci romantici, margherite sfogliate, duetti sotto la luna, tenerezze pesanti, falsi pudori ipocriti. Che gli esseri, avvicinati da un'attrazione fisica, invece di parlare esclusivamente della fragilità dei loro cuori, osino esprimere i loro desideri, le preferenze dei loro corpi, e presentire le possibilità di gioia o di delusione della loro futura unione carnale. (...) Bisogna fare della lussuria ciò che un essere raffinato e intelligente fa di se stesso e della propria vita; bisogna fare della lussuria un'opera d'arte".
Una replica di Italo Tavolato, «Glossa sopra il manifesto futurista della Lussuria», viene pubblicato in LACERBA Anno I n. 6, Firenze, 15 marzo 1913.
"Distruggiamo i sinistri stracci romantici, margherite sfogliate, duetti sotto la luna, tenerezze pesanti, falsi pudori ipocriti. Che gli esseri, avvicinati da un'attrazione fisica, invece di parlare esclusivamente della fragilità dei loro cuori, osino esprimere i loro desideri, le preferenze dei loro corpi, e presentire le possibilità di gioia o di delusione della loro futura unione carnale. (...) Bisogna fare della lussuria ciò che un essere raffinato e intelligente fa di se stesso e della propria vita; bisogna fare della lussuria un'opera d'arte".
Una replica di Italo Tavolato, «Glossa sopra il manifesto futurista della Lussuria», viene pubblicato in LACERBA Anno I n. 6, Firenze, 15 marzo 1913.