AA.VV.
Encuentros 1972 Pamplona
Luogo: (Pamplona)
Editore: Gruppo Alea
Stampatore: Agresa
Anno: 1972 [giugno]
Legatura: brossura
Dimensioni: 27,5x21 cm.
Pagine: 6 veline trasparenti - 149 fogli di cui 42 doppi e ripiegati - 42 cartoncini separatori
Descrizione: copertina illustrata a colori. Volume interamente illustrato con immagini fotografiche e riproduzioni di opere in nero e a colori. Design e impaginazione di José Luis Alexanco. A cura di Luis de Pablo e José Luis Alexanco. Testo in spagnolo, francese e inglese. Catalogo originale della mostra (Pamplona, 26 giugno - 3 luglio 1972)
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 1000ORDINA / ORDER
Fra gli artisti e autori in elenco: Vito Acconci, Josè Luis Alexanco, Carl Andre, Eleanor Antin, Shusaku Arakawa, Alain Arias-Misson, Art & Language, John Baldessari, Robert Barry, Bill Beckley, Carlo Belloli, Ben Vautier, Julian Blaine, Christian Boltanski, Jean François Bory, Luis Bunuel, Sylvano Bussotti, John Cage, Christo, Augusto de Campos, Walter De Maria, Antonio Dias, Jan Dibbets, Ken Friedman, Heinz Gappmayr, Pierre Garnier, Jochen Gerz, Eugen Gomringer, Juan Hidalgo, Mauricio Kagel, Jiri Kolar, Joseph Kosuth, Ferdinand Kriwet, Jean Le Gac, Les Levine, Arrigo Lora-Totino, Man Ray, Piero Manzoni (opere), Walter Marchetti, Franz Mon, Maurizio Nannucci, Bruce Nauman, Seiichi Nikuni, On Kawara, Dennis Oppenheim, Luis de Pablo, Ed Ruscha, Adriano Spatola, Franco Vaccari, Jiri Valoch, Wolf Vostell, Paul de Vree, Lawrence Weiner, Emmett Williams.

Gli «Encuentros de Pamplona», costituirono un punto di svolta nella storia delle avanguardie artistiche in spagna, ponendosi come alternativa all'arte astrattista e informale favorita dalla politica culturale del regime franchista. La mostra venne finanziata in forma privata, senza il concorso di istituzioni pubbliche, dalla famiglia di industriali Huarte per commemorare il capostipite Felix. L'organizzazione fu affidata al gruppo di musica sperimentale Alea (diretto da Luis de Pablo) e José Luis Alexanco, che seguendo la formula dell'«arte en la calle», coinvolse l'intera città trasformando gli spazi pubblici in veri e propri laboratori dove più di 350 artisti, coordinati da Ignacio Gómez de Liaño, potevano mostrare al pubblico le proprie proposte fuori dai canoni istituzionali e dai circuiti specializzati. Tutte le nuove correnti artistiche internazionali vi trovarono spazio: Fluxus, Situazionismo, Videoarte, Azionismo, Happening, la musica sperimentale, la poesia visiva e concreta, facendo «incontrare» l'avanguardia con la cultura orientale e l'arte popolare, con l'intenzione di abolire tanto i confini fra le diverse situazioni e tendenze creative, che quelli fra le singole arti.