Il lauro e l’album

Il lauro e l’album

Chi era Elena Ferrario? Sappiamo che fu legionaria dell'associazione delle "Sorelle dei legionari di Fiume e Dalmazia" e che sposata prese il cognome "Amich", niente altro. Di lei è rimasto questo piccolo album di ricordi, un frammento quanto prezioso della sua vita e della sua persona. Dai frammenti, dai relitti degli anni e dei secoli ricostruiamo una archeologia fuori da ogni scienza o spettacolo museale, una archeologia povera, umana, capace di restituirci la percezione che quell’evento, quella storia personale con tutti i suoi intenti e le speranze, felicità passione disperazione, furono inimitabili, e ancora ci parlano e premono per farsi ascoltare, comprendere e amare. Quanto fosse prezioso per Elena questo album è evidente già dalla elegante legatura in marocchino, e dalla dedicatoria iniziale che lo inaugura: l'autografo del tenente dell'aviazione Antonio Locatelli, tre medaglie d'oro al valore militare (l'unico nella storia italiana) e fedele compagno di Gabriele D'Annunzio nel volo su Vienna - "il mio leone di guardia" lo aveva definito…

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Realismo e poesia: lettere di Aldo Capasso a Mario Cerroni

Realismo e poesia: lettere di Aldo Capasso a Mario Cerroni

Ritrovo riordinando l'archivio queste lettere di Aldo Capasso. Erano state accantonate molti anni fa per un progetto sul tema dei premi letterari come espressione della politica culturale. Le lettere documentano un momento particolare della poesia italiana del Dopoguerra. Aldo Capasso, all'epoca direttore della rivista Realismo Lirico è il fautore dell'omonimo manifesto, che voleva riunire in un movimento i poeti che non trovavano collocazione nell'ermetismo e nei consolidati centri di potere culturale letterario. Ma questa nuova corrente di poeti (la cosiddetta «terza corrente») è essa stessa attraversata da polemiche e contraddizioni interne. Varie sono le riviste in competizione fra loro, vari e diversi i premi letterari, terreno di scontro fra opposti interessi, amicizie e idee politiche, le contraddizioni di una poesia che cerca consensi e soldi per sopravvivere. Mario Cerroni, insegnante e poeta iscritto al Partito Comunista Italiano, tra il 1955 e il 1956 sta maturando la propria esperienza poetica. In seno alla rivista Momenti, Cerroni e il gruppo friulano si…

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Ugo Mulas un libro e una lettera

Ugo Mulas un libro e una lettera

Quando Ugo Mulas incontra a Venezia Alan Solomon e Leo Castelli è il 1964: alla Biennale la pop art viene presentata per la prima volta al pubblico europeo. Dello stesso anno è il suo primo viaggio a New York, dove non solo vede all'opera i pop artisti da Stella a Warhol ma incontra autori come Marcel Duchamp e John Cage, senza i quali quella storia sarebbe stata inconcepibile. E non si tratta qui di teorie o di chi sa che criticismi: come sempre è la vita che corre, e Ugo Mulas si lascia attrarre da quell'atmosfera, ci ritorna a più riprese, nel 1965 e poi nel 1967 quando ne presenta il resoconto, il libro d'arte più significativo del dopoguerra. E dico d'arte e non di fotografia perché più ancora dell'arte fotografica quel libro sconfessava il sistema della storia dell'arte, il modo di guardare le opere: New York: arte e persone, pubblicato contemporaneamente negli USA, in Canada e in Spagna. L'uomo…

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Dal museo archeoideologico: una lettera di Guido Keller

Dal museo archeoideologico: una lettera di Guido Keller

. Questo messaggio e la lettera che lo accompagna sono il frammento di una storia creduta possibile nonostante tutto: l'edificazione della Città di Vita, la città dei poeti e degli artisti che avrebbe accolto in sé il seme di tutte le rivolte: Fiume d'Italia. La data è il 13 gennaio 1922, un anno dopo il Natale di sangue: . Gabriele D'Annunzio in divisa di Ardito Fiume, 1920 Fotografia di Antonio Anselmo Comandante, per il tramite di Margherita Rossi Passavanti d'Incisa chiedo: 1°: Che contegno debbo tenere di fronte a S.E. Arraga de Vidal. II. Ti si può vedere e parlare III. Definire Guido Keller Fiesole I - 13 - 22   Il Comandante è Gabriele D'Annunzio, ritiratosi nel Vittoriale di Gardone Riviera, corteggiato da Mussolini e assediato dai tanti legionari, arditi, ribelli di ogni colore che lo avevano seguito a Fiume e ora gli chiedevano di fare la rivoluzione. Gli scrive Guido Keller, aviatore nudista diletto fra i 12 amici…

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Dal Museo archeoideologico: un autografo di Leopardi

Dal Museo archeoideologico: un autografo di Leopardi

  "Leggi il saggio del Mamiani poi rimettimi il tutto. Il tuo Leopardi". Questo biglietto autografo di Giacomo Leopardi si trova appiccicato al frontespizio di un fascicolo della rivista ANTOLOGIA, il giornale di scienze, lettere e arti pubblicato a Firenze da Giovan Paolo Vieusseux. Siamo nel settembre 1827, l'anno in cui Leopardi si trasferisce da Bologna a Firenze e lì frequenta l'ambiente colto e progressista che riuniva intorno a Vieusseux Gino Capponi, Giovanni Battista Niccolini, Pietro Colletta, Niccolò Tommaseo, Alessandro Manzoni ecc. Due mesi dopo si traferirà a Pisa e proprio durante quel soggiorno comincerà la gestazione dei primi grandi idilli; poi dalla metà del 1828 fino al 1830, segregato a Recanati in preda alla malattia, durante "sedici mesi di notte orribile" Leopardi scriverà i versi più belli del nostro Ottocento. Il saggio di Terenzio Mamiani a cui allude il biglietto si trova all'interno del fascicolo e si intitola  Sopra una speciale condizione degli scrittori moderni. E' una difesa dei…

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“Non si uccide la poesia!” Frammenti ritrovati di Giovanna Bemporad

“Non si uccide la poesia!” Frammenti ritrovati di Giovanna Bemporad

. Ho conservato per molti anni questi frammenti. Mi proponevo ogni volta di esaminarli, poi c'era sempre altro da fare. Giovanna Bemporad se n'è andata il 6 gennaio. Ora studio questo piccolo tesoro di poesia e frugo nella memoria. Soppeso il tempo che si è fermato, calligrafia, parole: è il mio mestiere.  E' una storia meravigliosa la vita di Giovanna Bemporad. Comincia coi primi soldi guadagnati con le traduzioni dall'Odissea, intorno al 1942, preferite a quelle di Salvatore Quasimodo che proprio allora pubblicava Ed è subito sera. Così la fotografa Elio Pagliarani: "Mi declamava versi sulla spiaggia preferibilmente di notte, e a me tredicenne lei quindicenne pareva proprio una Pizia, un'autentica sacerdotessa di Apollo". E' con quei soldi che in barba alla famiglia decide di abbandonare la scuola: "Quel distacco fu una cosa naturale, in un certo senso scritta nel mio destino. Io con la scuola non legavo, così come non legavo con la famiglia, specialmente con mia madre. A…

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La tessera di fotoreporter di Ettore Sottsass

La tessera di fotoreporter di Ettore Sottsass

Con Bruno (mio fratello) e Giorgio (Maffei) stiamo lavorando a un catalogo di libri e cimeli di Ettore Sottsass jr. Lo scorso anno Bruno e Giorgio hanno pubblicato per Corraini di Mantova I libri di / Books by Ettore Sottsass, una bibliografia completa corredata dalle immagini: quanto sono stati importanti i libri per l'arte, l'architettura e il design degli anni Sessanta e Settanta. Nei libri, coi libri e sui i libri hanno trovato asilo le idee per cui nessuno sarebbe stato disposto a investire una lira: le case che non si sarebbero mai costruite, gli oggetti che non sarebbero mai stati prodotti, le immagini che non sarebbero mai state appese alle pareti. Ci stiamo lavorando e fra le cose che siamo riusciti a mettere insieme la più commovente è una vecchia tessera. Una di quelle cose che sfuggono allo sguardo, mescolate come sono agli oggetti di uso quotidiano. Una tesserina da fotoreporter, senza altre immagini che una fotografia all'interno. Cosa…

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