STORIA DEL FUTURISMO 1934: L’anguria lirica, libro cyborg d’artista
"Come potremo combattere senza fucili né bombe Abbiamo soltanto questi libri d’aviazione stampati su latta da Mazzotti e Nosenzo per corazzarci il petto...". (Filippo Tommaso Marinetti, L'aeropoema di Cozzarini primo eroe dell'Esercito Repubblicano, (Milano), Edizioni Erre, s.d. (10 maggio 1944, pag. 17). A rileggerle oggi queste parole di Marinetti trasmettono più che non allora la tragedia di un paese alla deriva, l'Italia che voleva figurarsi imperiale e non aveva nemmeno di che proteggere i soldati decisi a morire per lei. Marinetti sarebbe morto nell'inverno di quell'anno ucciso da un infarto: “… io non ho nulla da insegnarvi mondo come sono da ogni quotidianismo e faro di una poesia fuori tempo spazio“. Aveva scritto nell'ultimo poema, l'ode alla famigerata Xa Mas. La storia mescola nell'orrore bellezza e sconcezza, verità e menzogna, i vincitori avranno sempre ragione, perché hanno vinto, e non c'è niente da portar via a chi stava dall'altra parte, la parte che ha perduto. Eppure quei libri che non…