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Federico Fellini – Tullio Pinelli, La strada. Sceneggiatura
Roma, Bianco e Nero Editore, 1955. Edizione originale

L’Italia degli anni Cinquanta. C’erano ancora gli artisti di strada come Zampanò, quelli che mangiavano il fuoco e rompevano le catene, davanti a un pubblico che se ne meravigliava. Giravano le campagne dal nord al sud, offrendo per soldi un po’ di musica, e piccole cose straordinarie, quello che poteva incantare i contadini, gli ingenui, i bambini, l’atmosfera di un mondo che si estendeva inquieto e sconosciuto oltre l’orizzonte dei campi.

Gelsomina vuole bene a quell’uomo grande e grosso che la maltratta. Sa di non essere una donna attraente, di non avere nulla che lo possa conquistare e solo l’incontro con il giovane acrobata la convince a credere che sia possibile intenerirlo. Ma un destino ineluttabile dei poveri e dei disperati irrompe nella storia, Zampanò uccide per sbaglio il giovane acrobata e getta il suo corpo sotto un ponte. Gelsomina che lo vede trova rifugio nella follia mentre Zampanò dopo anni di vagabondaggio morirà piangendo solo dinanzi al mare.

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Giulietta Masina (Gelsomina) e Anthony Quinn (Zampanò)

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Da sempre quelli che non contano niente incontrano questo destino. Però tutta la miseria del mondo non può toccare il sorriso di Gelsomina e la sua tenerezza. Rimane invincibile qualcosa che è fragile e gentile, possiamo cacciarlo ma ritorna, possiamo provare a cancellarlo e ricompare. Tutta la viltà e l’insensatezza del mondo non intaccano l’ostinazione di chi continua a cercare la strada.

Ecco il trailer ufficiale del film:

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