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La Main à Plume, [n.1], maggio 1941

La main à plume vaut la main à charrue.
(Arthur Rimbaud, Une saison en enfer)

Voici les messages de gens enfermés eux-mêmes dans une bouteille à la mer, messages secrets de gens (dont plusieurs sont morts ou disparus) qui étaient forcés d’écrire «poésie» pour dire «révolution».
(Avenir du Surréalisme, Le Quesnoy, Quatre Vingt et Un, gennaio 1945).

Erano trotzkisti e ventenni per la gran parte e rappresentarono in Francia la resistenza intellettuale all’occupazione nazista. Vale la pena di ricordarne qualcuno, almeno per nome: Jean-François Chabrun, il teorico del gruppo, partigiano, Noël Arnaud, cofondatore insieme a Jacqueline De Jong della seconda internazionale situazionista, Maurice Blanchard, ingegnere, croce di guerra per la resistenza, Gérad de Sède, partigiano e scrittore di “pseudo storia” dal Santo Graal ai Rosa-Croce, Marc Patin, poeta, deportato nei campi di lavoro in Germania dove muore di polmonite il 13 marzo 1944, Robert Rius, scrittore, catturato dalla polizia, torturato e giustiziato il 21 luglio 1944 per non aver collaborato, insieme agli amici e compagni Charles-Jean Simonpoli e Marco Ménégoz; Christian Dotremont, pittore e poeta, Manuel Viola (Josè Viola Gamon) commissario politico del Partito Operaio di Unione Marxista (POUM) durante la guerra di Spagna, fuggito clandestinamente in Francia, la pittrice Tita (Edith Hirschova), morta in campo di concentramento in Germania, Hans Schoenhoff, partigiano, deportato e morto ad Auschwitz, Jean-Pierre Mulotte, pittore, catturato durante un attentato, torturato dalla Gestapo e fucilato a Parigi il 27 luglio 1944 sul pont d’Austerlitz per non aver collaborato, Jean-Claude Diamant-Berger, morto in Normandia paracadutato dalle Forces Françaises Libres, Christine Boumeester pittrice, sposata col pittore americano Henri Goetz, entrata in clandestinità con il marito nel 1942, ricercati per aver prodotto e distribuito documenti falsi per gli ebrei. Sono solo alcuni fra quelli che diedero vita al gruppo clandestino de La Main à Plume, attivo dal maggio 1941 al gennaio del 1945.

Il nome deriva da un verso di Arthur Rimbaud: “La main à plume vaut la main à charrue” (La mano che impugna la penna vale quella che guida un aratro). Fondata da alcuni surrealisti storici come Adolphe Acker, Robert Rius (segretario di André Breton) e Christine Boumester, raccolse l’adesione di alcuni giovani della rivista neo-dada «Les Reverbères»: Jean-François Chabrun, Marc Patin, Gérard de Sède, Noël Arnaud. Sotto la direzione di Jean François Chabrun e Noël Arnaud Il gruppo produsse con periodicità variabile una propria rivista e una ventina di opuscoli difficili ormai da trovare in edizione originale, perché pubblicati in non più di 250/300 esemplari, spesso stampati su carta scadente e ancor più spesso sequestrati o distrutti dalla polizia. Poesia, arte, letteratura: i surrealisti più noti erano in esilio, Breton negli U.S.A., Péret al Messico. A Parigi erano rimasti soltanto loro.

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La Main à Plume, [n. 1], maggio 1941. E’ l’articolo/manifesto di fondazione del gruppo, Etat de prèsence di J.-F. Chabrun.

Quando ho scoperto i primi opuscoli faticavo a connetterli e a ordinarli, la censura e i controlli polizieschi  obbligavano a mimetizzarli, a omettere nomi, luoghi, date, perfino il numero. Poi a poco a poco, ho messo insieme pezzo per pezzo tutti e 8 i numeri della rivista.

Il primo fascicolo reca il titolo La Main à Plume…, senza indicazione di luogo, a cura di Marc Patin, e stampato dall’Imprimerie Cario nel maggio 1941. E’ una brossura a fogli sciolti 20×14 cm., di 16 pagine, copertina con titoli in nero su fondo verde chiaro. I testi sono anonimi. Nell’esemplare che ho reperito tuttavia, l’antico possessore ha apposto per vari testi il nome dell’autore a matita: Adolf Acker, Hans Schoenhoff, Robert Rius, Christian Dotremont («Pour et contre les apparences» e «In extenso»), Manuel Viola, Marc Patin, Regina Raufast e altri non identificati. Il manifesto di fondazione «Etat de présence», come tutti gli articoli redazionali, è di Jean-François Chabrun e il particolare più struggente è che a margine del manifesto, impresso in prima pagina, ci sono le firme autografe di Robert Rius, Manuel Viola, Tita, Christine Boomester, Christian Dotremont, Hans Schoenhoff, Adolphe Acker. 

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La Main à Plume, [n. 1], maggio 1941

All’interno ci sono 4 disegni di Luis Mario Schneider, Tita (Edith Hirschova), Christine Boumester e Manuel Viola.

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La Main à Plume, [n. 1], maggio 1941

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La Main à Plume, [n. 2], 9 settembre 1941

Il secondo numero, titolato Géographie Nocturne de Noël Arnaud – J.-F. Chabrun – Paul Chancel – Jean Hoyaux – J.-V. Manuel – Marc Patin, è a cura di Noël Arnaud, stampato dall’Imprimerie L. Cario in data 9 settembre 1941. E’ una brossura 28,5×19 cm. di 16 pagine, copertina con titoli in azzurro su fondo viola. La tiratura dichiarata è di 400 esemplari complessivi di cui 10 su Lafuma, 40 su Reine Blanche, e 350 su papier Offset. L’esemplare fa parte della tiratura di 350 su papier Offset.

Il terzo, Transfusion du verbe, reca per la prima volta la menzione dell’editore: Paris, Les Editions de la Main à Plume, e viene stampata da Imprimerie Cario il 23 dicembre 1941

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La Main à Plume, [n. 3], 23 dicembre 1941

E’ una brossura 25,5×20 cm., di 36 pagine non numerate, compresa la copertina; 6 illustrazioni a piena pagina di cui 5 al tratto di Oscar Dominguez, Aline Gagnaire, Pablo Picasso, Tita (Edith Hirschová), Gérard Vulliamye, e 1 in bianco e nero applicata di Raoul Ubac.  Testi e versi di Jacques Bureau, Jean-François Chabrun, Christian Dotremont, Noël Arnaud, Paul Chancel, Paul Éluard, J. V. Manuel [Manuel Viola], Marc Patin, Jean Remaudière. In una pagina, sotto il titolo Usine à Poèmes sono raccolte alcune poesie scritte a più mani, vero e proprio esperimento di poesia collettiva. La tiratura dichiarata è di 400 esemplari complessivi così suddivisi: 20 esemplari su Hollande numerati da 1 a 20, di cui i primi 6 con allegato un disegno originale; 380 esemplari su Hélio numerati da 21 a 380. E’ evidente l’errore al colophon: la numerazione dei 380 esemplari non è da 21 a 380 ma da 21 a 400. Esemplare nella tiratura di 380 su Hélio, con numero non apposto.

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La Main à Plume, [n. 3], 23 dicembre 1941. Disegno di Tita

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La Main à Plume, [n. 4], 24 aprile 1942

Il quarto è titolato La conquête du monde par l’image, anch’esso con la dichiarazione editoriale “Paris, Les Editions de la Main à Plume” e stampato dalla Imprimerie L. Cario il 24 aprile 1942. E’ una brossura 26,5×19,8 cm., di 40 pagine, copertina illustrata con applicata la riproduzione di un opera di Pablo Picasso («Object», 1942), 1 vignetta di Maurice Henry in seconda di copertina, numerose riproduzioni di opere in bianco e nero n.t. Testi di Jean-François Chabrun, Léo Malet, Noël Arnaud, Marc Patin, J.-V. Manuel (Manuel Viola), Raoul Ubac, Paul Eluard (Poésie involontaire et poésie Intentionnelle), Oscar Dominguez, Marcel Mariën, Maurice Blanchard, Jacques Bureau, Jean Arp, Paul Chanchel, Régine Raufast. Poesie di Marc Patin, J.-V. Manuel, Georges Hugnet (La sphère de sable, con 9 di segni di Jean Arp), Noël Arnaud. Riproduzioni di opere di Paul Delvaux, René Magritte, Valentine Hugo, Oscar Dominguez, Gérard Vulliamy, Pablo Picasso. Disegni di Pablo Picasso, Tita, Jean Arp, Maurice Henry. 

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La Main à Plume, [n. 4], 24 aprile 1942. Georges Hugnet, Las de sable, con 9 disegni di Jean Arp

Allegato un foglio su carta intestata «Les Editions de La main à Plume» che annuncia una «Enquête sur la Poésie».

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La Main à Plume, [n. 4], 24 aprile 1942. Enquête sur la Poésie

Tiratura dichiarata di 3 esemplari su Japon, 20 su Arches, 50 su Couché; 450 su Hélio. Esemplare nella tiratura di 450 su Hélio.

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La Main à Plume, [n. 5], s.d. [giugno 1943]

Il quinto, Décentralisation surréaliste, ha una veste grafica completamente differente rispetto ai due precedenti ed è il risultato di una collaborazione con i Feuillets du Quatre Vingt Et Un di André Stil – infatti il titolo completo è Premier Chaier consacré à La Main à Plume – Décentralisation surréaliste. Stampato nel giugno 1943 a Le Quesnoy, senza indicazione dello stampatore e senza data, è una plaquette in cartoncino a fogli sciolti di 24,7×16 cm. e 40 pagine la cui copertina è costituita dal titolo e dal testo introduttivo redazionale di Quatre Vingt Et Un. Testi di Maurice Blanchard, Philippe Renaud, SS. Jaguer, Noël Arnaud, Robert Rius, e un altro esperimento di poesia collettiva: Télépoème. Tiratura dichiarata di 300 esemplari di cui 25 numerati da 1 a 25 per i sottoscrittori, 25 numerati da 26 a 50 riservati ai collaboratori de La Main à Plume e 250 non numerati. Esemplare nella tiratura di 250 non numerati.

Il sesto è ospitato dal numero doppio 4/5, ultimo pubblicato della rivista Cahiers de Poésie sotto il titolo Le Surréalisme encore et toujours, stampato senza data nell’agosto 1943 a Villiers-le-Bel dalla Imprimerie Spéciale de l’Edition.

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La Main à Plume, [n. 6], s.d. [agosto 1943].

E’ una brossura di 19,5×15,2 cm. e 76 pagine compresa la copertina, illustrata con un disegno di Wilfredo Lam in quarta di copertina e 3 tavole in bianco e nero f.t. con riproduzione di opere di Pablo Picasso, Max Ernst, Victor Brauner, André Breton, Wilfredo Lam, Jacques Hérold, e numerosi disegni di n.t. di Victor Brauner, André Breton, Roger Brielle, Nicolas Calas, Salvador Dali, Eleanor, Max Ernst, Aline Gagnaire, Jacques Hérold, Wilfredo Lam, André Masson, Joan Miró, Benjamin Péret, Pablo Picasso, André Poujet, Remédios, Yves Tanguy, Tita.

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La Main à Plume, [n. 6], s.d. [agosto 1943]

Introduzione di André Breton. Testi di Noël Arnaud, Maurice Blanchard, André Breton, Charles Bocquet, Jacques Bureau, Jean-François Chabrun, Paul Chancel, Christian Dotremont, Jacques Hérold, Laurence Iché, Léo Malet, J.-V. Manuel, Marcel Mariën, Paul Magritte, Marc Patin, Henri Pastoureau, Benjamin Péret, Robert Rius, Boris Rybak, Gérard de Sède, André Stil. Tiratura dichiarata di 2 esemplari su Auvergne contrassegnati dalle lettere A e B; 10 su Japon numerati da I a X; 50 su Couché de couleur numerati da 1 a 50; e 400 esemplari non numerati. Esemplare nella tiratura di 400 non numerati. Nel testo redazionale è dichiarato:

“Le groupe surréaliste de La Main à Plume est le seul à réaffirmer, avec l’ardeur et la violence nécéssaires à nos jours, que la poésie n’est ni un jeu ni un sacerdoce, mais une force vitale, révolutionnaire” (testo redazionale, pag. 2).

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La Main à Plume, [n. 6], s.d. [agosto 1943]

In terza di copertina Jean Simonpoli, nel suo appello Servir la poésie rivendica al gruppo il carattere di “rivista combattente” politicamente autonomo rispetto al cattolicismo di Peguy come allo stalinismo di Aragon e il patriottismo di Drieu La Rochelle:

“Cette devise sans adjectif claironnant nous semblait le mieux convenir à des cahiers qui, sans parti-pris d’école, voulaient être simplement des cahiers d’information politique. Cela explique en partie les erreurs que nous avons commises. Nous avions volontairement écarté toute polémique. Nous n’avions pas imaginé que la poésie pût, trahissant son passé immédiat, se soumettre à des conceptions opportunistes et parader sous des haillons mistiques ou en fantoche patriote, ou encore qu’elle se laissât aller à des compromissions honteuses. Accepter de telles manifestations c’eut été nous trahir et trahir nos amis. D’où notre adhésion au manifeste que vous avez lu dans ce numéro. D’où aussi l’espoir de donner à nos cahiers le caractère d’une revue combattante, revue non d’un groupe, mais d’une jeunesse qui se tient aussi loin de Péguy et d’Aragon qu’elle l’est de M. Drieu La Rochelle” (Jean Simonpoli, testo in terza di copertina).

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La Main à Plume, [n. 7], s.d. [maggio 1944]

Il settimo è un volantino 27,8×21 cm., stampato fronte e retro in nero su fondo verde, Informations Surréalistes, Paris, La Main à Plume, stampato nel maggio 1944 senza data e senza indicazione dello stampatore. Testi di Adolphe Champ, Boris Rybak, Gérarde Séde, Gilles (recensione a D’Holbach di Pierre Naville). Viene anche annunciata la pubblicazione di un fascicolo titolato L’objet che non verrà mai pubblicato.

L’ottavo e ultimo, Avenir du Surréalisme, è pubblicato il 5 gennaio 1945 a Le Quesnoy, sotto la sigla editoriale Quatre Vingt et Un da André Stil, senza indicazione dello stampatore e senza data.

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La Main à Plume, [n. 8], s.d. [5 gennaio 1945]

E’ una cartella editoriale a fogli sciolti 24,7×16,8 cm., contenente una plaquette di 8 pagine, 1 disegno di Jacques Hérold, e 13 «Feuillets du Quatre Vingt et Un» con testi di Noël Arnaud, Maurice Blanchard, Charles Bocquet, Jean-François Chabrun, Christian Dotremont, Edouard Jaguer, André Kundorf, Marco Menegoz, Jacques Parler, Robert Rius, Boris Rybak, André Stil, Gérard de Sède.

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La Main à Plume, [n. 8], s.d. [5 gennaio 1945]. Disegno di Jacques Hérold

Tiratura dichiarata di 300 esemplari così suddivisi: 5 esemplari di lusso al prezzo di 200 franchi; 45 esemplari su carta speciale al prezzo di 60 franchi; 250 esemplari al prezzo di 30 franchi. I prezzi sono stati aumentati con correzione a mano al colophon e in quarta di copertina. Esemplare nella tiratura di 250 al prezzo di 30 franchi.

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La Main à Plume, [n. 8], s.d. [5 gennaio 1945]

Un foglietto a stampa esplicativo è applicato al colophon: “La présente plaquette a été imprimée pendant l’occupation. Ce qui explique en partie sa présentation (seuls les feuillets de moins de quatre pages n’étaient pas soumis à la censure de l’occupant). Voici les messages de gens enfermés eux-mêmes dans une bouteille à la mer, messages secrets de gens (dont plusieurs sont morts ou disparus) qui étaient forcés d’écrire «poésie» pour dire «révolution»“.