ma1904-momie-01

F.T., Marinetti, La momie sanglante
Milano, Editions du Journal Verde e Azzurro, 1904

Con questo articolo avvio un progetto coltivato a lungo e che trova origine in una mia piccola mostra fiorentina di una decina di anni fa: Amori futuristi a cura di Mirmofim, il più feroce de Gli Indomabili di cui racconta Marinetti, quello che aveva conservato il ricordo dell’Oasi nonostante tutto. Il progetto è raccontare la storia dell’erotismo futurista attraverso i libri e i manifesti. Non c’è rivoluzione che non sconvolga il territorio del sesso, non c’è niente che possa coinvolgerci di più, che sappia svegliare in noi le passioni e i desideri più profondi. 

Il primo capitolo non può che essere un libro di Filippo Tommaso Marinetti, il terzo in assoluto da lui pubblicato: La Momie sanglante (Milano, Edition du Journal Verde e Azzurro, 1904).
.

Fratelli, a un tempo stesso, Amore e Morte
Ingenerò la sorte 

(…)
Nasce dall’uno il bene,
Nasce il piacer maggiore
Che per lo mar de l’essere si trova;
L’altra ogni gran dolore,
Ogni gran male annulla…
(Giacomo Leopardi, Amore e Morte, vv. 1-2 e 4-8)

.
Non la pensava diversamente Marinetti considerando la morte l’ultima delle voluttà, quando esaltava la guerra “sola igiene del mondo”, l’eroismo, la follia creatrice, il sesso, la donna ribelle e fatale, lo schiaffo al gusto del pubblico: cosa c’è di più erotico di una vita spericolata che ammalia i giovani e scandalizza le persone per bene.

 

ma1904-momie-03

F.T., Marinetti, La momie sanglante
Milano, Editions du Journal Verde e Azzurro, 1904. Dedicatoria

.

ma1904-momie-04

F.T., Marinetti, La momie sanglante, 1904.
Esemplare con correzioni autografe di Marinetti

Forse per questo il primo degli amori futuristi è un opuscolo per nozze, come si usava nell’Ottocento ma con una differenza sostanziale: anziché inneggiare a Imene o Imeneo, alle virtù degli sposi o alla solennità del momento, è una storia raccapicciante già nel titolo: cosa c’entra con il santo matrimonio una mummia sanguinante?

Marinetti lo dedica all’amico carissimo Guglielmo Anastasi in occasione del suo sposalizio con M.lle Marthe Siccoli, spiegando nella dedicatoria il motivo di tanta sconvenienza. Questo racconto è impregnato di aromi funebri e palpitanti desideri perché vuole accostare all’amore il pensiero della morte secondo la raffinata usanza degli antichi Egizi, i quali non celebravano feste senza qualche emblema che alludesse alla brevità della vita.

 

ma1904-momie-05

F.T., Marinetti, La momie sanglante, 1904.
Esemplare con correzioni autografe di Marinetti

In breve: una dama si leva dal sarcofago illuminata dalla Luna. La Mummia sembra sanguinare ed è la luce lunare che si arrossa quando annuncia la morte di un amante. La dama ricorda i baci scambiati, il piacere e la tentazione di concedersi totalmente all’amato nonostante il voto di castità fatto alla Luna. Ricorda le lacrime dell’amante e scopre che è morto da tempo immemorabile. Il rispetto di quel voto la condanna ora alla vita eterna, l’avesse infranto avrebbe sì conosciuto la morte ma insieme l’estasi d’amore. Il legame che unisce l’amore e la morte, l’infinità del desiderio e del piacere che incontra il destino della finitudine è il tema che unisce tutte le opere di Marinetti da La conquête des etoiles (1902) al «Quarto d’ora di poesia della X Mas» (1945). Quanto più ci si avvicina alla morte tanto più cresce il piacere e la percezione della vita: in questo difficile equilibrio Marinetti si giocò la vita e la poesia.

Lascia un commento