20-0311-ma-contre-le-luxe-1

F.T. Marinetti, Contre le luxe féminin, 1920
Fronte

20-0311-ma-contre-le-luxe-2

F.T. Marinetti, Contre le luxe féminin, 1920
Retro


Nel marzo del 1920 Marinetti lancia il manifesto Contre le luxe féminin (Milan, Direction du Mouvement Futuriste, 11 Mars 1920) dove ripropone la sua concezione della sana brutalità in amore e la scarsa considerazione per la pederastia:

«Le mâle perd peu à peu le sens puissant de la chair féminine et la remplace par une vague sensibilité indécise et artificielle qui répond seulement à la soie, aux bijoux et au fourrures. Ils sont de plus en plus rares, les mâles capables de prendre une femme et d’en jouir sans se préoccuper du cadre et du contact des étoffes, des chatoiements et des souleurs. La femme nue ne plait guère. Les mâles se transforment en bijoutiers, parfumeurs, couturiers, modistes, repasseurs, brodeurs et péderastes».

Un’altra provocazione che ancora oggi scandalizza, al punto che di questo manifesto non si parla mai, per la preoccupazione di resuscitare un Marinetti fascistissimo che discrimina donne e gay.

Eppure il manifesto anticipava di un secolo la crisi del maschio di oggi, a metà fra il picchiatore e l’anaffettivo, entrambi incapaci di appagare una donna. L’omosessuale almeno con una donna è in grado di parlare, e anche di darle piacere se proprio è necessario.

Denunciava ipocrisia e aberrazione di giustificare il desiderio con l’amore e rivalutava la sessualità medievale, chiara semplice e diretta “Rosa fresca aulentissima…” (Cielo d’Alcamo, in realtà Ciullo con chiaro riferimento al coito e non Cielo, ma anche la storia letteraria è sessuofoba). Come si fa a non accorgersi che quel lusso non era e non è niente di esteriore ma un aspetto della sensibilità di ciascuno? Che siamo tutti un po’ sedotti dagli orpelli e dal trucco, e che la passione specialmente omosessuale per le acconciature, i profumi, la moda ecc. non è che una variante della femminilità comune a donne e uomini?

E tanto più oggi, in piena crisi economica mondiale, possiamo riflettere sul senso del lusso e dell’eleganza. Non c’è niente che possa incantare i sensi più di un corpo nudo che si muove con grazia, imperfetto e diverso da tutti gli altri, ricettacolo di una bellezza che va scoperta a poco a poco. Non c’è un vestito che possa competere in eleganza con la nudità, insieme mutevole di onde ombre sguardi sorrisi, quello che Marinetti chiamava “l’intelligence physique”. Dunque ora e sempre contro il lusso femminile per l’eleganza di Eros.

Lascia un commento