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Nelson Morpurgo, Per le mie donne – Pour Mes Femmes
Le Caire, Aux Editions de la Semaine Egyptienne, 1932
Copertina di Baby Zanobetti

Nelson Morpurgo avvocato ebreo aveva studio al Cairo insieme al padre, e aveva fondato negli anni Venti la sezione egiziana del Movimento Futurista.

Il Cairo tra gli anni Venti e Trenta fu una delle capitali della cultura d’avanguardia e Morpurgo uno degli animatori  più impegnati, organizzando convegni artistici e letterari, conferenze, concerti, rappresentazioni teatrali, oltre a dar vita a varie riviste.

Nel 1939 all’indomani dell’emanazione delle leggi razziali se ne andrà definitivamente dall’Italia dopo un ultimo colloquio con l’amico Marinetti a Roma: negli anni Settanta pubblicherà un resoconto di quell’incontro. Un incontro in cui Marinetti forse per la prima volta era rimasto senza parole, inchiodato alla propria coerenza: da una parte l’adesione al fascismo dall’altra la percezione di una infamia senza precedenti. In quell’addio si percepisce l’angoscia e l’impotenza dinanzi all’orrore della storia, nessun universo da ricostruire e rallegrare, nessun futuro.

Movimento Futurista Egiziano: etichetta postale con intestazione per spedizione di pacchi e plichi (1925 ca.)

 

Volantino di sottoscrizione per il libro di Morpurgo Per le mie donne, 1932

Ma tornando ai primi anni Trenta:  nel 1932 Morpurgo pubblica la raccolta di liriche Per le mie donne (Le Caire, Aux Editions de la semaine Egyptienne, 1932), libro che riassume il vivace clima intellettuale del Cairo, la cui pubblicazione viene annunciata con un volantino di sottoscrizione che reca il titolo Alle mie donne…
La copertina e il retro sono di Baby Zanobetti (illustratore sconosciuto in Europa), due disegni in assoluto contrasto fra loro, il primo di gusto deco e il secondo improntato a un certo realismo. Questo secondo disegno verrà riprodotto su un segnalibro/cartolina postale edito per pubblicizzare il libro. All’interno, a commento di alcuni versi, ci sono sei illustrazioni di Renzo da Forno, altro artista poco noto, militante del Movimento Futurista Egiziano: sono disegni di gran gusto che mescolano astrattismo, futurismo, surrealismo. La fascetta editoriale riporta un complimento entusiasta su Morpurgo di Marinetti. Il testo è in italiano con traduzione francese a fronte di Jean Moscatelli, surrealista che fa parte del gruppo di poeti egiziani e di ogni parte del mondo che si trovano al Cairo. Di questi poeti Morpurgo curerà una antologia.

Segnalibro/cartolina, 1932
Disegno di Baby Zanobetti

Esistono due tirature coeve che differiscono per la copertina: una con il  titolo in lingua italiana, l’altra in francese.
Le poesie sono ispirate all’atmosfera esotica e sensuale dell’Egitto, parole in libertà che si dispongono sulla pagina senza schemi preordinati, dove bene e male, dolore e gioia, soldi e umanità sono indistricabili:

 
C’è una donna, all’angolo della via, che sente il mio arrivo, e mi tende la mano quando passo. Il mio cuore di sangue non mi consente l’elemosina e io passo. E ogni giorno ella mi chiede l’elemosina; e ogni giorno io passo e non do (…). So che forse ho torto di agire come agisco ma so che è perfettamente umano. Ed ella lo sa, perché seguita imperturbabile la persecuzione delle sue richieste mendicanti. Ed io le voglio bene. E se un giorno dovesse smettere di chiedere la moneta che non le do, io la pregherei di continuare; le offrirei anche della moneta una volta tanto perché accettasse il mio continuo rifiuto” (pag. 85).
 
Ma l’Egitto e il suo fascino, come lo racconterà nel suo libro Marinetti un anno dopo, sono già tutti nella copertina e nei disegni degli artisti sconosciuti Zanobetti e Da Forno.

Dormire. Disegno di Renzo Da Forno
tavola fuori testo per il libro:
Nelson Morpurgo, Per le mie donne – Pour Mes Femmes
Le Caire, Aux Editions de la Semaine Egyptienne, 1932

 

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