A.G. Bragaglia
Fotodinamismo futurista
1913
Fotodinamismo futurista di Anton Giulio Bragaglia è un dei libri fondamentali del Novecento, il testo teorico che inaugura la fotografia d’avanguardia e non, l’emancipazione dell’arte fotografica rispetto alla pittura.
Negli anni Novanta fra i collezionisti si favoleggiava di una misteriosa edizione del 1911, e in effetti la pubblicazione era stata annunciata nella rivista L’ARTISTA, Anno I n. 5, del dicembre 1911, come segnalava Giovanni Lista (Cinema e fotografia futurista, Milano, Skira, 2001; pag. 275).
- Fotodinamismo futurista: seconda edizione
Si parlava di una misteriosa cartelletta a fogli sciolti di proprietà del critico Maurizio Fagiolo Dell’Arco, senza testo e con le sole tavole, e qualche studioso poco avvezzo a consultare direttamente i documenti ci cascò, come oggi l’incolpevole e pur utilissima Wikipedia.
La cartelletta esisteva – Maurizio era un amico di Bruno e mio e ce ne aveva parlato -, ma condivideva con noi l’ipotesi che si trattasse semplicemente di una delle tre edizioni smembrata e non una bozza della fantomatica e inesistente edizione del 1911.
Già, perché del libro esistono ben tre edizioni, ciascuna dichiarata in copertina ma tutte senza data. Quando fu dunque pubblicata la prima? E le altre?
Fotodinamismo futurista: terza edizione
La prima, 48 pagine e 16 immagini in 15 tavole fuori testo, copertina color ocra e titoli in rosso mattone al costo di 20 soldi, fu certamente pubblicata il 30 giugno 1913, annunciata da un trafiletto sulla rivista LACERBA (Anno I, n. 13, Firenze, 1 luglio 1913) e segue alla conferenza tenuta da Bragaglia a Roma il 24 aprile 1913 (presenti Marinetti, Folgore e Altomare), come dichiarato nella nota preliminare (Anzitutto). Per non cascare nell’errore del 1911 sarebbe bastato leggere l’avviso, non vi pare?
La seconda edizione non è altro che la prima ricopertinata: colore giallino e titoli in nero. Cambia anche il prezzo che da venti si dimezza a dieci soldi. Esce verosimilmente nel settembre 1913, quando su Lacerba del 27 settembre compare l’Avviso dei pittori futuristi Boccioni, Carrà, Russolo, Balla, Severini e Soffici, che tengono a differenziare il dinamismo plastico dal fotodinamismo.
Il fumatore – il cerino – la sigaretta
La terza edizione esce nel dicembre 1913 e assomiglia in tutto alla seconda, compreso il colore della copertina e il prezzo, ma l’ordine delle tavole cambia e viene aggiunta una immagine: Un gesto del capo, dunque diciassette immagini in sedici tavole fuori testo.
Il pittore futurista G. Balla
Tutte e tre le edizioni risultano stampate da una tale Tipografia Mundus di Roma, ma la nostra prima non ne reca menzione, ed è l’unica di cui ho notizia. Non so se esserne felice o triste: sottili indicibili angosce bibliomani.
Le due note maestre
