BEUYS Joseph
(Krefeld 1921 - Düsseldorf 1986)
ANONIMO
Chi dice che "il coniglio non ama Joseph Beuys?"
Luogo: Pescara
Editore: Lucrezia de Domizio
Stampatore: N. D.
Anno: 1977 [gennaio]
Legatura: cartolina stampata fronte e retro
Dimensioni: 15x10 cm.
Pagine: N. D.
Descrizione: composizione dei titoli in bleu su fondo rosa. Cartolina/multiplo che si presenta come una sorta di biglietto da visita del Prof. Dott. Giuseppe Consoli (amico di Buby Durini), indicato al verso come autore. In realtà la cartolina è stata ideata e composta da Joseph Beuys: "Quando a Natale del 1978 [ma 1976] Beuys e la sua famiglia erano con noi a San Silvestro Colle, un amico di Bubi [Durini], il professore Giuseppe Consoli, regalò a Beuys un coniglio depositato in una scatola rivestita internamente con carta dello stesso colore pink delle pareti dello spazio di Pisani alla Biennale [del 1976] con questa frase in blu: «Chi dice che il coniglio non ama Joseph Beuys?». Beuys ne fu entusiasta, ne fece una cartolina illustrata a tiratura illimitata e il coniglio lo portò con sé a Düsseldorf" (Lucrezia De Domizio Durini, «Perché. Le sfide di una donna oltre l'arte», Milano, Mondadori Electa, 2013). Edizione originale.
Bibliografia: Jörg Schellmann, «Joseph Beuys – The Multiples», Munich – New York, Edition Schellmann, 1997: P 45; Lucrezia De Domizio Durini, «Joseph Beuys scultore di anime – Olivestone», Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2001: pag. 205 n. 12, con titolo «Chi dice», produzione illimitata non firmata
Prezzo: € 160ORDINA / ORDER
"La storia della performance «Il coniglio non ama Joseph Beuys» ha inizio nel 1975, alla Galleria Sperone di Roma, con cui l'artista rovescia in chiave ironica la celebre azione del 1965 dell'artista tedesco Beuys: «Come spiegare i quadri a una Lepre Morta / How to explain pictures to a Dead Hare». Nel 1976 la proporrà alla Biennale di Venezia e a Bologna. La scena prevede, accanto a due semicroci, una donna di razza ariana (l'attrice Gaia Riposati) in piedi. Immediato è il riferimento all'Eurasia dell'artista tedesco (indicazione sincretica della doppia polarità Europa-Asia, intesa come destino di una razza e di un popolo). Le due semicroci rimandano alla croce cristiana, punto di incontro dell'asse verticale e del piano orizzontale, collegamento dell'Uomo Universale, o Androgino, raffigurazione di una svastica. «Il coniglio non ama Joseph Beuys, io invece sì. Quest'opera è stato il mio sentito omaggio di amore fraterno, di artista rosacroce a un così grande artista», ha scritto Vettor Pisani. (Ren. Car., «Vettor Pisani per Beuys finestra sul mondo visionario» REPUBBLICA, 7 febbraio 2014).