MARINETTI Filippo Tommaso
[Filippo Achille Emilio Marinetti] (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944)
Abbasso il Tango e Parsifal. Lettera futurista circolare ad alcune amiche cosmopolite che dànno dei thè-tango e si parsifalizzano
Luogo: Milano
Editore: Direzione del Movimento Futurista
Stampatore: A. Taveggia - S. Margherita 7 - Milano
Anno: 11 gennaio 1914
Legatura: foglio stampato al recto e al verso
Dimensioni: 29x23 cm.
Pagine: N. D.
Descrizione: Prima edizione, versione in lingua italiana.
Bibliografia: Paolo Tonini, «I manifesti del Futurismo italiano», Gussago, Edizioni dell’Arengario, 2011: pag. 50, n. 73.1
Prezzo: € 300ORDINA / ORDER
Il manifesto, edito nelle due versioni italiana e francese, viene pubblicato anche in LACERBA Anno II n. 2, Firenze, 15 gennaio 1914.
"Contagocce dell'amore. Miniatura delle angosce sessuali. Zucchero filato del desiderio. Lussuria all'aria aperta. Delirium tremens. Mani e piedi d'alcoolizzati. Mimica del coito per cinematografo. Valzer masturbato. Pouah! Abbasso le diplomazie della pelle! Viva la brutalità di una possessione violenta e la bella furia di una danza muscolare esaltante e fortificante. (...) Tango, lenti e pazienti funerali del sesso morto! Oh! Non si tratta certo di religione, di morale, né di pudore! Queste tre parole non hanno senso per noi! Noi gridiamo "Abbasso il tango!" in nome della Salute, della Forza, della Volontà e della Virilità. Se il tango è male, "Parsifal" è peggio, poiché inocula nei danzatori barcollanti di noia e di languore una incurabile nevrastenia musicale. (...) Re e Regine dello snobismo, sappiate che dovete un'obbedienza assoluta a noi, ai Futuristi, novatori vivi! (...) D'altronde voi dimenticate quest'ultimo argomento, l'unico persuasivo per voi: amare oggi Wagner e Parsifal, che si rappresenta dappertutto e specialmente in provincia... dare oggi dei thè-tango come tutti i buoni borghesi di tutto il mondo, suvvia, non è piuuù chic!".
"Contagocce dell'amore. Miniatura delle angosce sessuali. Zucchero filato del desiderio. Lussuria all'aria aperta. Delirium tremens. Mani e piedi d'alcoolizzati. Mimica del coito per cinematografo. Valzer masturbato. Pouah! Abbasso le diplomazie della pelle! Viva la brutalità di una possessione violenta e la bella furia di una danza muscolare esaltante e fortificante. (...) Tango, lenti e pazienti funerali del sesso morto! Oh! Non si tratta certo di religione, di morale, né di pudore! Queste tre parole non hanno senso per noi! Noi gridiamo "Abbasso il tango!" in nome della Salute, della Forza, della Volontà e della Virilità. Se il tango è male, "Parsifal" è peggio, poiché inocula nei danzatori barcollanti di noia e di languore una incurabile nevrastenia musicale. (...) Re e Regine dello snobismo, sappiate che dovete un'obbedienza assoluta a noi, ai Futuristi, novatori vivi! (...) D'altronde voi dimenticate quest'ultimo argomento, l'unico persuasivo per voi: amare oggi Wagner e Parsifal, che si rappresenta dappertutto e specialmente in provincia... dare oggi dei thè-tango come tutti i buoni borghesi di tutto il mondo, suvvia, non è piuuù chic!".