LA PIETRA Ugo
(Bussi sul Tirino, Pescara 1938)
Autoarchiterapia
Luogo: Milano
Editore: Jabik & Colophon Editori
Stampatore: Arti Grafiche Mascherpa e Tavola - Milano
Anno: 1975 (marzo)
Legatura: legatura editoriale in tela
Dimensioni: 20,5x15,3 cm.
Pagine: pp. 14 n.n. - 2 n.n. - 2 fogli stampati su carta velina
Descrizione: copertina illustrata con un disegno su tavola applicata al piatto, 1 disegno in bianco e nero n.t. e 120 tavole fuori testo stampate in nero al solo recto con progetti e schizzi di architetture urbane. Testo introduttivo dell'autore, manoscritto autografo riprodotto in fac-simile, con traduzione in inglese impressa su due fogli di velina. Allegato un cartoncino stampato in nero su grigio con nota bio-bibliografica sulla produzione e l'attività dell'artista. Tiratura di 500 copie numerate, esemplare con numero non apposto. Prima edizione.
Bibliografia: Gianni Pettena, «Radicals: architettura e design 1960-75», Firenze, Il Ventilabro, 1996: pag. 315
Prezzo: € 250ORDINA / ORDER
Ne esistono 2 versioni in tutto identiche quanto al contenuto. L'unica differenza è il colore della legatura: in una è bianca, nell'altra è nera.

“Ho utilizzato lo spazio posto alla periferia di Milano tra Cinisello, Bresso e Sesto S. Giovanni come «modello pretesto» per collocare tutta la mia attività progettuale. Questo territorio, che ormai da sempre appare vuoto e inaccessibile (completamente cintato di rete metallica) mi è sembrato l’esemplificazione più adatta alla rappresentazione di un rapporto tra il progetto e la realtà nella quale ci si trova ad operare. L’impossibilità di una reale incidenza e di un giusto controllo alla partecipazione e definizione dello spazio in cui viviamo porta alla riduzione della nostra capacità di traformazione in un accumulo di «illusione». Sono convinto di non essere il solo ad aver occupato con i miei pensieri-disegni questa grande superficie potenzialmente disponibile. Penso infatti che tutti coloro che l’hanno vista, tutti coloro che vivono al suo contorno da anni stiano sviluppando il mio stesso processo di accumulo. Nota bene: questi disegni non sono progetti utopistici. Questi disegni non sono momenti di evasione. Questi disegni non sono modelli di comprensione. Essi rappresentano un modo per non intervenire pretestuosamente sulla modificazione del territorio” (Nota introduttiva di Ugo La Pietra).