NUCLEO AUTONOMO DI QUARTO OGGIARO
Cramps: il neo-capitalismo discografico mascherato a "sinistra"
Luogo: Quarto Oggiaro, Millano
Editore: N. D.
Stampatore: ciclostilato in proprio
Anno: 1973 [ottobre/dicembre]
Legatura: foglio redatto al solo recto
Dimensioni: 28x22 cm.
Pagine: N. D.
Descrizione: volantino contro la casa discografica Cramps, pubblicato, probabilmente, in occasione di un concerto degli Area a sostegno di Achille Lollo, considerato uno dei responsabili del rogo di Primavalle avvenuto nella notte del 16 aprile 1973. Esemplare proveniente dall'archivio di Gianni Emilio Simonetti. Edizione originale.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 250ORDINA / ORDER
Tratto dal testo: "In Italia il mercato del pop-rock si divide in due campi: quello fascista qualunquista dei conigli Zard-Sanavio che mirano a fare soldi e basta, quello di «sinistra» o «dei nostri» dei Gianni Sassimamone che mirano a fare i soldi usando come copertura il «pugno chiuso» o «l'esibizione gratis», che poi rappresenta il miglior lancio pubblicitario per un complesso. La CRAMPS di Sassi per cui incidono gli Area, non produce una musica che assume subito un valore in quanto merce, produce una merce che si valorizza tramite la pubblicità. Il gioco a sinistra è molto utile al racket Sassi-Mamone perché, facendosi passare per «compagni» diventano i «fornitori» principali di un mercato che comprende tutta la sinistra italiana, parlamentare ed extraparlamentare... Perché gli Area suonano per il compagno Lollo, per il Cile o per il Vietnam? Perché il neo-capitalismo discografico ha capito che la merce è molto più vendibile se ha una appropriata «rappresentazione ideologica». La merce diventa ideologia e l'ideologia si vende come merce!... La musica che gli Area producono ha come «atmosfera» il nazismo, Frankestain [sic] (che è il simbolo della etichetta discografica), i vampiri, la lobotomia: la paranoia più esasperata. Tutto questo è propagandato come «avanguardia». come musica nova, come musica rivoluzionaria, come musica radicale. Vogliono fare entrare nel nostro cervello il veleno della loro paura!..."