TERTULLIANO Quinto Settimo
(Cartagine 155 - 220 ca.)
Degli abbigliamenti e delle acconciature delle donne. Opuscolo di Tertulliano recato in lingua toscana da Domenico Pacchi
Luogo: Firenze
Editore: Anton Giuseppe Pagani e Comp.
Stampatore: N. D.
Anno: 1781
Legatura: graziosa legatura coeva in cartoncino marezzato
Dimensioni: 18x12 cm.
Pagine: pp. 2) VII (1) - 52 (2)
Descrizione: un fregio ornamentale al frontespizio e una testatina decorativa incisi in legno. Traduzione di Domenico Pacchi. Lievi bruniture. Esemplare in ottimo stato di conservazione. Prima edizione in lingua italiana.
Bibliografia: Graesse 1950: volume VII, pag. 71
Prezzo: € 290ORDINA / ORDER
Il traduttore, Mons. Domenico Pacchi, nativo di Castelnuovo Garfagnana, fu Cappellano d'Onore di Papa Pio VI e scrittore di storia della Garfagnana.
"Nel «De cultu foeminarum» l'autore vuole combattere il lusso femminile, ma si diffonde pure su argomenti più vasti e importanti. L'opera consta di due libri (...), il primo del lusso, delle vesti e degli ornamenti, il secondo degli artifici e dei belletti. (...) A uno a uno l'autore passa in rassegna, per prendersene gioco, tutti gli artifici che la moda impone, soffermandosi soprattutto sulla varietà delle acconciature del capo e sull'uso delle parrucche; la sua opera è notevole anche per la storia del costume che egli osserva e riproduce con grande vivacità e realismo" (Ercole Pasini, in: AA.VV., «Dizionario letterario Bompiani delle Opere e dei Personaggi di tutti i tempi e di tutte le letterature», Milano, Bompiani, 1959-1966: vol. I pag. 3).
"Nel «De cultu foeminarum» l'autore vuole combattere il lusso femminile, ma si diffonde pure su argomenti più vasti e importanti. L'opera consta di due libri (...), il primo del lusso, delle vesti e degli ornamenti, il secondo degli artifici e dei belletti. (...) A uno a uno l'autore passa in rassegna, per prendersene gioco, tutti gli artifici che la moda impone, soffermandosi soprattutto sulla varietà delle acconciature del capo e sull'uso delle parrucche; la sua opera è notevole anche per la storia del costume che egli osserva e riproduce con grande vivacità e realismo" (Ercole Pasini, in: AA.VV., «Dizionario letterario Bompiani delle Opere e dei Personaggi di tutti i tempi e di tutte le letterature», Milano, Bompiani, 1959-1966: vol. I pag. 3).