MARINETTI Filippo Tommaso
[Filippo Achille Emilio Marinetti] (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944)
Fondazione e Manifesto del Futurismo. Pubblicato dal “Figaro” di Parigi il 20 febbraio 1909 [prima edizione integrale in volantino - versione italiana]
Luogo: Milano
Editore: s. ed.
Stampatore: Poligrafia Italiana - Milano
Anno: s.d. [febbraio 1909]
Legatura: volantino
Dimensioni: 29x22,5 cm.
Pagine: pp. 4 n.n.
Descrizione: versione sottoscritta "F.T. Marinetti - Direttore de Poesia". Prima edizione integrale su volantino, versione italiana.
Bibliografia: Paolo Tonini, «I manifesti del Futurismo italiano 1909 - 1945», Gussago, Edizioni dell'Arengario, 2011; pag. 9, n. 1.14
Prezzo: € 800ORDINA / ORDER
Primo manifesto del Futurismo. Gli undici punti programmatici sono introdotti dal Prologo.
"Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccicchio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta".
"Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con un luccicchio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta".