GIOIA Melchiorre
(Piacenza 1767 - Milano 1829)
Il Primo e il Nuovo Galateo di Melchiorre Gioja
Luogo: Lugano
Editore: Gius. Ruggia e C.
Stampatore: N. D.
Anno: 1837
Legatura: brossura originale in colore grigio con titolo incorniciato al piatto
Dimensioni: 2 volumi 22,8x15 cm.
Pagine: pp. VIII - 496 / VIII - 444
Descrizione: frequenti bruniture alle prime e ultime pagine dei due volumi. Esemplare in buono stato di conservazione. Prima edizione che riunisce in una unica opera il "Primo Galateo" e il "Nuovo Galateo", con correzioni e aggiunte rispetto all'edizione delle due opere pubblicate separatamente nel 1835 dallo stesso Ruggia.
Bibliografia: Luisa Tasca, «Galatei.Buone maniere e cultura borghese nell’Italia dell’Ottocento», Firenze, Le Lettere, 2004: pag. 217
Prezzo: € 380ORDINA / ORDER
"«Il Nuovo Galateo», pubblicato nel 1802 e più volte ristampato con aggiunte, è una delle più significative testimonianze della cultura illuministica e riformatrice dell'ultimo Settecento. Ispirandosi alle nuove idealità repubblicane, che ponevano su un unico piano la morale del cittadino e il suo vero valore di uomo, l'autore detta le norme sociali per la nuova età, in quanto il «Galateo» del Della Casa non risponde più ai tempi. Le monarchie anche nei costumi esigono un vuoto formalismo e ridicole convenzioni, laddove nelle democrazie popolari il «sentimento esagerato della libertà spezza tutti i vincoli della convenienza». E' necessario, tra i due opposti, trovare un equilibrio. L'opera tratta con una certa ampiezza delle «Pulitezze dell'uomo privato», dagli abiti alle azioni al suo modo di parlare (Libro I), delle «Pulitezze dell'uomo cittadino», particolarmente sul come comportarsi a pranzo, in visita e nei rapporti sociali (Libro II). Ricca di esempi, motti e piacevolezze è la terza parte che mostra le «Pulitezze dell'uomo di mondo», tra conversazioni con vari personaggi di società, eleganze e umanità di vita (Libro III)" (Carlo Cordié, in: AA.VV., «Dizionario letterario Bompiani delle Opere e dei Personaggi di tutti i tempi e di tutte le letterature», Milano, Bompiani, 1959-1966: vol. V pp. 148-149).
"La prima edizione del «Nuovo Galateo» di Melchiorre Gioja apparve in aprile 1802 anno I (della Repubblica Italiana) in un volumetto in 8.° di pag. 228. Diciotto anni dopo l'autore avendo rifuso intieramente il suo lavoro, e ridottolo per così dire affatto nuovo, pubblicò nell'aprile 1820 la seconda edizione divisa in 2 tometti in 12.°, l'uno di pag. 268 oltre la prefazione di pag. XX, l'altro di pag. 276. Uguale a questa, ma con nuove aggiunte è la terza edizione, 2 vol. in 12.° Milano maggio 1822, della quale il tipografo Annesio Nobili di Bologna, di accordo con alcuni librai di Milano, fece una contrafazione, facile per altro a distinguersi dalla edizione legittima per la diversità delle pagine che sta come segue: vol. I, ediz. contraf. pag. 256 - ediz. legitt. pag. 268; vol. II, ediz. contraf. pag. 273 - ediz. legitt. pag. 288. Finalmente nel 1827 pubblicò la 4a edizione in volume, in 18.° pag. 696. Tutte quattro furono stampate in Milano per Gio. Pirotta. Quando noi pubblicammo per la prima volta nel 1832 una ristampa di quest'opera (...) fummo da persone autorevoli ripresi di esserci materialmente attenuti all'accennata 4.a edizione autografa, come se fosse la migliore; mentre se ivi l'Autore fece assai aggiunte alle antecedenti, per circostanze aliene dalla sua volontà fu altresì obbligato a cancellare non pochi passaggi e modificarne altri (...). Fatti accorti di quest'avvenimento, ci procurammo, non senza qualche difficoltà, le tre prime edizioni, e ci occupammo di un diligente confronto colla quarta. E ne risultò che nella prima, quantunque il materiale sia sostanzialmente lo stesso, il lavoro è affatto diverso dalle tre susseguenti. (...) Per cui si può dire che il «Nuovo Galateo» della 1.a edizione è in certa maniera un'opera distinta dal "Nuovo Galateo" delle tre successive edizioni, non pure nel modo in cui è trattato l'argomento, ma anche per quantità d'idee e di pensieri, abbandonati poscia dall'autore, o per necessità di mutamenti sociali, o perché nuove ricerche abbiano fatto mutar lui di opinione. Per la qual cosa ci siamo avvisati di riprodurli entrambi. (...) Già fino dall'anno scorso, col titolo di «Primo Galateo di Melchiorre Gioja» abbiamo noi pubblicata una ristampa della suddetta 1a edizione in un volume in 16.°; e in egual sesto ma diviso in due tometti abbiamo ristampato altresì il "Nuovo Galateo": per quest'ultimo ci attenemmo alla 4.a ed ultima edizione dell'autore, se non che abbiamo restituito a suo luogo i passi mutilati, (...) e abbiamo ridotti alla primitiva lezione quegli altri passi che l'Autore dovette, contro sua voglia, riformare, notando in margine le differenze tra l'una e l'altre di queste tre edizioni. Ora nel ristampare i «Due Galatei» abbiamo potuto correggere alcuni sbagli in cui eravamo caduti antecedentemente" (dall'«Avviso degli Editori», pp. V-VII).
"La prima edizione del «Nuovo Galateo» di Melchiorre Gioja apparve in aprile 1802 anno I (della Repubblica Italiana) in un volumetto in 8.° di pag. 228. Diciotto anni dopo l'autore avendo rifuso intieramente il suo lavoro, e ridottolo per così dire affatto nuovo, pubblicò nell'aprile 1820 la seconda edizione divisa in 2 tometti in 12.°, l'uno di pag. 268 oltre la prefazione di pag. XX, l'altro di pag. 276. Uguale a questa, ma con nuove aggiunte è la terza edizione, 2 vol. in 12.° Milano maggio 1822, della quale il tipografo Annesio Nobili di Bologna, di accordo con alcuni librai di Milano, fece una contrafazione, facile per altro a distinguersi dalla edizione legittima per la diversità delle pagine che sta come segue: vol. I, ediz. contraf. pag. 256 - ediz. legitt. pag. 268; vol. II, ediz. contraf. pag. 273 - ediz. legitt. pag. 288. Finalmente nel 1827 pubblicò la 4a edizione in volume, in 18.° pag. 696. Tutte quattro furono stampate in Milano per Gio. Pirotta. Quando noi pubblicammo per la prima volta nel 1832 una ristampa di quest'opera (...) fummo da persone autorevoli ripresi di esserci materialmente attenuti all'accennata 4.a edizione autografa, come se fosse la migliore; mentre se ivi l'Autore fece assai aggiunte alle antecedenti, per circostanze aliene dalla sua volontà fu altresì obbligato a cancellare non pochi passaggi e modificarne altri (...). Fatti accorti di quest'avvenimento, ci procurammo, non senza qualche difficoltà, le tre prime edizioni, e ci occupammo di un diligente confronto colla quarta. E ne risultò che nella prima, quantunque il materiale sia sostanzialmente lo stesso, il lavoro è affatto diverso dalle tre susseguenti. (...) Per cui si può dire che il «Nuovo Galateo» della 1.a edizione è in certa maniera un'opera distinta dal "Nuovo Galateo" delle tre successive edizioni, non pure nel modo in cui è trattato l'argomento, ma anche per quantità d'idee e di pensieri, abbandonati poscia dall'autore, o per necessità di mutamenti sociali, o perché nuove ricerche abbiano fatto mutar lui di opinione. Per la qual cosa ci siamo avvisati di riprodurli entrambi. (...) Già fino dall'anno scorso, col titolo di «Primo Galateo di Melchiorre Gioja» abbiamo noi pubblicata una ristampa della suddetta 1a edizione in un volume in 16.°; e in egual sesto ma diviso in due tometti abbiamo ristampato altresì il "Nuovo Galateo": per quest'ultimo ci attenemmo alla 4.a ed ultima edizione dell'autore, se non che abbiamo restituito a suo luogo i passi mutilati, (...) e abbiamo ridotti alla primitiva lezione quegli altri passi che l'Autore dovette, contro sua voglia, riformare, notando in margine le differenze tra l'una e l'altre di queste tre edizioni. Ora nel ristampare i «Due Galatei» abbiamo potuto correggere alcuni sbagli in cui eravamo caduti antecedentemente" (dall'«Avviso degli Editori», pp. V-VII).