AZARI Fedele
(Pallanza, Novara 1895 - Milano 1930)
La flora futurista ed equivalenti plastici di odori artificiali. Manifesto futurista
Luogo: Roma
Editore: Direzione del Movimento Futurista
Stampatore: Tip. A. Taveggia - Milano Via Ospedale 1
Anno: novembre 1924
Legatura: foglio stampato al recto e al verso
Dimensioni: 28,6x23 cm.
Pagine: N. D.
Descrizione: primo manifesto pubblicato dalla Direzione del Movimento Futurista dalla nuova sede di Piazza Adriana a Roma. Prima edizione.
Bibliografia: Paolo Tonini, «I manifesti del Futurismo italiano», Gussago, Edizioni dell’Arengario, 2011: pag. 93, n. 195.1
Prezzo: € 250ORDINA / ORDER
Una seconda edizione del manifesto viene pubblicata sulla rivista L'ANTENNA Anno I n. 1, 25 marzo / 9 aprile 1925.
"I fiori sono rimasti monotonamente immutabili attraverso i millenni della creazione a delizia dei multiformi romanticismi di tutte le epoche e come espressione del cattivo gusto nei più banali decorativismi... Stabilito ormai che i fiori fornitici dalla natura non ci interessano più, noi futuristi per rallegrare, vivificare e decorare i nostri quadri e i nostri ambienti abbiamo iniziato la creazione di una flora plastica - originalissima - assolutamente inventata - coloratissima - profumatissima e soprattutto inesauribile per la infinita varietà degli esemplari. Il pittore futurista Depero ha già dato esempio di tali flore fantastiche andando oltre la stilizzazione del fiore, dipingendo con la tecnica verista e costruendo plasticamente fiori inesistenti in natura... Io affermo che, oltre a tale affinità associativa portata dall’abitudine alla simultaneità delle due sensazioni, esiste un legame di corrispondenza tra forma-colore e profumo come esiste fra musica e colore. Per dimostrare questa corrispondenza, ho realizzato alcune interpretazioni plastiche e colorate dei profumi sintetici più in voga (Origan, Cypre, Contessa Azzurra, ecc.). Ognuno degli inebbrianti profumi creati dalla moderna industria per le belle eleganti di Roma, Milano, Parigi, potrà avere un equivalente plastico floreale che lo interpreti. Inoltre ho allargato il campo delle ricerche, costruendo interpretazioni plastico-coloristiche riuscite molto espressive di alcuni fra gli odori più caratteristici (benzina, acido fenico, cloroformio, ecc.). I miei plastici sono costruiti con le materie più svariate (sete, velluti e stoffe colorate tese con fili metallici o incollate a cartoni, legno dipinto, celluloide, stagnola, ecc.). Ogni artista potrà poi esprimersi in tale nuova forma coi mezzi più svariati".
"I fiori sono rimasti monotonamente immutabili attraverso i millenni della creazione a delizia dei multiformi romanticismi di tutte le epoche e come espressione del cattivo gusto nei più banali decorativismi... Stabilito ormai che i fiori fornitici dalla natura non ci interessano più, noi futuristi per rallegrare, vivificare e decorare i nostri quadri e i nostri ambienti abbiamo iniziato la creazione di una flora plastica - originalissima - assolutamente inventata - coloratissima - profumatissima e soprattutto inesauribile per la infinita varietà degli esemplari. Il pittore futurista Depero ha già dato esempio di tali flore fantastiche andando oltre la stilizzazione del fiore, dipingendo con la tecnica verista e costruendo plasticamente fiori inesistenti in natura... Io affermo che, oltre a tale affinità associativa portata dall’abitudine alla simultaneità delle due sensazioni, esiste un legame di corrispondenza tra forma-colore e profumo come esiste fra musica e colore. Per dimostrare questa corrispondenza, ho realizzato alcune interpretazioni plastiche e colorate dei profumi sintetici più in voga (Origan, Cypre, Contessa Azzurra, ecc.). Ognuno degli inebbrianti profumi creati dalla moderna industria per le belle eleganti di Roma, Milano, Parigi, potrà avere un equivalente plastico floreale che lo interpreti. Inoltre ho allargato il campo delle ricerche, costruendo interpretazioni plastico-coloristiche riuscite molto espressive di alcuni fra gli odori più caratteristici (benzina, acido fenico, cloroformio, ecc.). I miei plastici sono costruiti con le materie più svariate (sete, velluti e stoffe colorate tese con fili metallici o incollate a cartoni, legno dipinto, celluloide, stagnola, ecc.). Ogni artista potrà poi esprimersi in tale nuova forma coi mezzi più svariati".