PRATELLA Francesco Balilla
(Lugo 1880 - Ravenna 1955)
La Musica futurista. Manifesto tecnico [seconda edizione]
Luogo: Milano
Editore: Redazione di Poesia
Stampatore: Poligrafia Italiana - Milano
Anno: 11 marzo 1911 [ma aprile 1911]
Legatura: volantino
Dimensioni: 29x23 cm.
Pagine: pp. 4 n.n.
Descrizione: seconda edizione, riconoscibile per l'assenza del nome di Federico De Maria fra i sottoscrittori e l'aggiunta al terzo capoverso della frase: "Siamo dunque alla finestra di un manicomio glorioso, mentre dichiariamo senza esitare che...".
Bibliografia: Paolo Tonini, «I manifesti del futurismo italiano 1909-1945», Gussago, Edizioni dell'Arengario, 2011; pag. 24, n. 30.2
Prezzo: € 250ORDINA / ORDER
Il manifesto viene sottoscritto anche da "I Poeti Futuristi": F.T. Marinetti, G.P. Lucini, Paolo Buzzi, Enrico Cavacchioli, Aldo Palazzeschi, Corrado Govoni, Libero Altomare, Luciano Folgore, G. Carrieri, M. Bètuda, G. Manzella Frontini, E. Cardile, Armando Mazza, Auro D'Alba; e da "I Pittori Futuristi": Umberto Boccioni, C.D. Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla, Gino Severini.
"Noi futuristi proclamiamo quale progresso e quale vittoria dell'avvenire sul modo cromatico atonale, la ricerca e la realizzazione del modo enarmonico. Mentre il cromatismo ci fa unicamente usufruire di tutti i suoni contenuti in una scala divisa per semitoni minori e maggiori, l'enarmonia, col contemplare anche le minime suddivisioni del tono, oltre al prestare alla nostra sensibilità rinnovata il numero massimo di suoni determinabili e combinabili, ci permette anche nuove e svariate relazioni di accordi e di timbri".
"Noi futuristi proclamiamo quale progresso e quale vittoria dell'avvenire sul modo cromatico atonale, la ricerca e la realizzazione del modo enarmonico. Mentre il cromatismo ci fa unicamente usufruire di tutti i suoni contenuti in una scala divisa per semitoni minori e maggiori, l'enarmonia, col contemplare anche le minime suddivisioni del tono, oltre al prestare alla nostra sensibilità rinnovata il numero massimo di suoni determinabili e combinabili, ci permette anche nuove e svariate relazioni di accordi e di timbri".