RUSSOLO Luigi
(Portogruaro 1885 - Cerro di Laveno 1947)
L'Arte dei rumori
Luogo: Milano
Editore: Edizioni Futuriste di Poesia
Stampatore: Stab. Tip. Taveggia - Milano
Anno: 1916 [giugno/luglio]
Legatura: brossura
Dimensioni: 21,5x15,5 cm.
Pagine: pp. 92 (4)
Descrizione: 2 tavole in bianco e nero f.t.: ritratto dell'autore al controfrontespizio e «Nel Laboratorio degli Intonarumori a Milano», in cui sono ritratti Russolo e Ugo Piatti. Il testo fondamentale della musica futurista. Prima edizione.
Bibliografia: Claudia Salaris, «Bibliografia del Futurismo», Roma, Biblioteca del Vascello, 1988: pag. 64
Prezzo: € 1500ORDINA / ORDER
Con dedica a stampa: "Ai cari e grandi fratelli futuristi Marinetti Boccioni Piatti Sant'Elia Sironi, che durante la presa di Dosso Casina, sui fianchi dell'Altissimo, godevano con me l'esaltante enarmonismo rumorista dei nostri 149".
"Questa coordinazione lirica e artistica del càos rumoristico della vita costituisce la "nuova voluttà acustica", sola capace di eccitare veramente i nostri nervi, di commuovere profondamente la nostra anima e di centuplicare il ritmo della nostra vita" (pag. 92).
"Il suo (di Russolo) uso di intonarumori, grafia enarmonica e rumorismo costituirono una rottura decisiva rispetto alle forme musicali precedenti. Tuttavia le sue innovazioni dovettero attendere le neoavanguardie del secondo dopoguerra per ottenere il meritato apprezzamento" (Ralph Jentsch, «I libri d’artista italiani del Novecento», Torino, Allemandi, 1993: pag. 381).
"Questa coordinazione lirica e artistica del càos rumoristico della vita costituisce la "nuova voluttà acustica", sola capace di eccitare veramente i nostri nervi, di commuovere profondamente la nostra anima e di centuplicare il ritmo della nostra vita" (pag. 92).
"Il suo (di Russolo) uso di intonarumori, grafia enarmonica e rumorismo costituirono una rottura decisiva rispetto alle forme musicali precedenti. Tuttavia le sue innovazioni dovettero attendere le neoavanguardie del secondo dopoguerra per ottenere il meritato apprezzamento" (Ralph Jentsch, «I libri d’artista italiani del Novecento», Torino, Allemandi, 1993: pag. 381).