A/TRAVERSO Giornale per l'Autonomia
Maggio 1978 - nuova serie - numero due. Nuovi continenti. Tracce di percorso a venire. Acentrismo e teoria del potere. Contro l'autonomia del politico per l'autonomia dal politico. Omaggio al maggio
Luogo: (Bologna)
Editore: N. D.
Stampatore: senza indicazione dello stampatore
Anno: 1978 (maggio)
Legatura: 1 fascicolo
Dimensioni: 34,5x24 cm.
Pagine: pp. 16
Descrizione: stampa in bianco e nero. All'interno il poster «Omaggio al Maggio». Edizione originale.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 130ORDINA / ORDER
Testi: «Nuovi continenti»; Franco Berardi ["Bifo"] «Tracce di un percorso a venire»; [Bruno...] «Acentrismo e idea del potere»; Mauro Antonelli «Due ore apalazzo»; «Contro l'autonomia del politico per l'autonomia del politico»; «Apriamo il discorso su - Produzione senza lavoro - con la prima parte di un documento su autonomia e "lavoro non operaio"»; «Guai a chi smette guoi a chi continua».
"A preparare l'emergenza e l'esplosione del movimento del '77 è stata una forma assolutamente specifica di pratica organizzativa. Il materiale di questa attività di tessitura è il linguaggio, la forma della comunicazione, la forma della percezione del mondo, dello spazio del corpo e della tecnica. La scrittura trasversale ha rotto lo specchio ideologico della rappresentazione e dello spettacolo, ha costruito percorsi asimmetrici. Ma ora essa va a tessere le condizioni di una forma dell'esistenza, di una socialità che sia complessiva; a simulare altri sistemi di segni, altri funzionamenti possibili della macchina semiotica, paradigma di altre macchine, di altri funzionamenti".
"Si tratta di saper dimenticare non nella forma della dimenticanza, ma nella forma della dimentic/azione".
"A preparare l'emergenza e l'esplosione del movimento del '77 è stata una forma assolutamente specifica di pratica organizzativa. Il materiale di questa attività di tessitura è il linguaggio, la forma della comunicazione, la forma della percezione del mondo, dello spazio del corpo e della tecnica. La scrittura trasversale ha rotto lo specchio ideologico della rappresentazione e dello spettacolo, ha costruito percorsi asimmetrici. Ma ora essa va a tessere le condizioni di una forma dell'esistenza, di una socialità che sia complessiva; a simulare altri sistemi di segni, altri funzionamenti possibili della macchina semiotica, paradigma di altre macchine, di altri funzionamenti".
"Si tratta di saper dimenticare non nella forma della dimenticanza, ma nella forma della dimentic/azione".