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Manifeste des Peintres Futuristes [edizione riveduta e ampliata de «La pittura futurista. Manifesto tecnico»]
Luogo: Milano
Editore: Poesia
Stampatore: Poligrafia Italiana - Milano
Anno: 11 aprile 1910 [ma maggio]
Legatura: volantino
Dimensioni: 29x23 cm.
Pagine: pp. 4 n.n.
Descrizione: testo sottoscritto da Umberto Boccioni, Carlo D. Carrà, Luigi Russolo, Giacomo Balla e Gino Severini. Versione ufficiale in lingua francese, riveduta e ampliata, del manifesto «La pittura futurista. Manifesto tecnico». Prima edizione.
Bibliografia: Paolo Tonini, «I manifesti del Futurismo italiano», Gussago, Edizioni dell’Arengario, 2011: pag. 17, n. 9.3
Prezzo: € 300ORDINA / ORDER
Rispetto alla versione italiana, la versione francese integra gli 8 punti conclusivi con altri 5 punti per un totale di 13. I cinque punti aggiunti sono una traduzione ed elaborazione di 5 fra gli 8 punti conclusivi del «Manifesto dei pittori futuristi» dell’11 febbraio 1910, con cui il «Manifeste des peintre futuristes» non deve assolutamente essere confuso, come al contrario è stato fatto in alcune bibliografie equivocando sul titolo.

La versione francese del manifesto tecnico è certamente successiva a quella italiana e ne costituisce un ampliamento, nonostante rechi la stessa data dell’11 aprile. Il testo viene pubblicato integralmente nella rivista COMOEDIA (Parigi, 18 maggio 1910), con caricature di André Warnod. Giovanni Lista segnala, oltre a COMOEDIA, un riassunto su l’INTRANSIGEANT (Parigi, 17 maggio 1910) e un altro riassunto sul JOURNAL DES DEBATS (Parigi, 21 maggio 1910), a cui aggiunge un articolo precedente di Vittore Grubicy sulla rivista IL SECOLO (Milano, 19 aprile 1910): tuttavia questo articolo dovrebbe riferirsi alla versione italiana, non a quella francese (vedi: Giovanni Lista, «Le Futurisme. Textes et manifestes», Cheyzérieu, Champ Vallon, 2015; pag. 198).

"La Constructions des tableau a été jusqu'ici stupidement traditionelle. Les peintres nous ont toujours montré les objets et les personnes placés devant nous. Nous placerons désormais le spectateur au centre du tableau".