MAJAKOVSKIJ Vladimir
(Bardad 1894 - Mosca 1930)
Vladimir Majakovskij. Tragedia v dvukh deistviiakh s prologom i epilogom [Vladimir Majakovskij: tragedia in due atti con un prologo e un epilogo]
Luogo: Mosca
Editore: "Lit. Ko” Futuristov “Gileya"
Stampatore: N. D.
Anno: 1914
Legatura: brossura
Dimensioni: 13,5x17,8
Pagine: pp. [2]-44
Descrizione: copertina tipografica, 7 tavole fuori testo con illustrazioni al tratto a piena pagina di David e Vladimir Burliuk. “La tragedia di Majakovskij è in due atti con un prologo e un epilogo forma di soliloqui. Nel prologo, Majakovskij si presenta al pubblico come «l'ultimo poeta forse» in una tragica città distorta in modo espressionista. Egli proclama, calmo, beffardo e impavido, il suo odio per i raggi del giorno (rifacendosi quasi al tema favorito dal simbolista Fëdor Sologub), e promette di «rivelare le nostre nuove anime con parole semplici come muggiti», per condurre la gente alla felicità di vivere («vi cresceranno labbra per baci enormi») e fornire un linguaggio universale. In questo breve monologo, Majakovskij riesce a toccare alcuni temi e tratti a lui proprio, nonché quelli del futurismo russo in genere (urbanesimo, primitivismo, antiestetismo; i temi della disperazione isterica, dell'incomprensione, e quelli dell'anima dell'uomo nuovo e dell'anima delle cose). Nel corso dell'opera, resta la figura del poeta come profeta, essere superiore e insieme compassionevole; ma tutta l'azione della tragedia è affidata a persone astratte e grottesche (un uomo senza orecchio, un uomo senza la testa) ecc.) o da gruppi in funzione di coro. Alcuni dei personaggi minori hanno assegnati soliloqui importanti. Questi personaggi, tuttavia, ad eccezione del «giovanotto ordinario», non sono altro che frammenti dell'io lirico del poeta, Vladimir Majakovskij, perfino quando, in apparenza, sembrano separati da lui, o essergli antagonisti.” (Markov). Tiratura di 500 esemplari. Un nota di possesso sulla prima carta bianca datata 1915.
Tre timbretti sbiaditi di biblioteca russa e numerazioni a mano di catalogazione sull'angolo della copertina posteriore. Due piccoli e abili restauri al dorso. Ottimo stato di conservazione. Prima edizione.
Bibliografia: Compton 1978: pp. 49-51 e 60-61; Markov 1973: pp. 139-141; MoMa 2003: n. 65, pp. 90-91; Vanguardia aplicada 2012: pag. 261, L33
Prezzo: € 3000ORDINA / ORDER
publisher's soft cover, typographical cover, 7 plates depicting line-drawings by David and Vladimir Burliuk. “La tragedia di Majakovskij è in due atti con un prologo e un epilogo forma di soliloqui. Nel prologo, Majakovskij si presenta al pubblico come "l’ultimo poeta forse" in una tragica città distorta in modo espressionista. Egli proclama, calmo, beffardo e impavido, il suo odio per i raggi del giorno (rifacendosi quasi al tema favorito dal simbolista Fëdor Sologub), e promette di "rivelare le nostre nuove anime con parole semplici come muggiti", per condurre la gente alla felicità di vivere ("vi cresceranno labbra per baci enormi") e fornire un linguaggio universale. In questo breve monologo, Majakovskij riesce a toccare alcuni temi e tratti a lui proprio, nonché quelli del futurismo russo in genere (urbanesimo, primitivismo, antiestetismo; i temi della disperazione isterica, dell’incomprensione, e quelli dell’anima dell’uomo nuovo e dell’anima delle cose). Nel corso dell’opera, resta la figura del poeta come profeta, essere superiore e insieme compassionevole; ma tutta l’azione della tragedia è affidata a persone astratte e grottesche (un uomo senza orecchio, un uomo senza la testa, ecc.) o da gruppi in funzione di coro. Alcuni dei personaggi minori hanno assegnati soliloqui importanti. Questi personaggi, tuttavia, ad eccezione del "giovanotto ordinario", non sono altro che frammenti dell’io lirico del poeta, Vladimir Majakovskij, perfino quando, in apparenza, sembrano separati da lui, o essergli antagonisti." (Markov). Limited edition of 500 copies. Ownership entry dated 1915 on first blank leaf; three small faded stamps of a Russian library and hand written cataloguing numbers on back cover. Two small restoration on spine, skilfully made. Fine copy. First edition.