LA TESTA DI FERRO
La Testa di Ferro - n. 22. A Fiume e a d'Annunzio gloria e vittoria!
Luogo: Milano
Editore: N. D.
Stampatore: Off. Grafiche della Casa Ed. E. Vitali
Anno: 8 agosto 1920
Legatura: N. D.
Dimensioni: 1 fascicolo 56x40 cm.
Pagine: pp. 4
Descrizione: riproduzione in prima pagina della lettera autografa di Gabriele D'Annunzio che saluta lo spostamento della sede del giornale da Fiume a Milano, 5 vignette n.t. di Lucio Venna di cui una reca il titolo «Fiumanesimo = Fiume italiana città di vita nuova - Liberazione di tutti gli oppressi». Le altre 4 vignette illustrano il testo di Volt «Fortunello eroe della Santa Inopportunità». Testi di Mario Carli, Alceste De Ambris, Forti, Cesare Cerati, Giovanni Comisso («I ritorni»), Guido Keller («A chi l'onore?»), Emilio Settimelli, Volt («Una quarta internazionale?», con una risposta polemica di Mario Carli). Con l'annuncio della pubblicazione nel numero successivo di «Al di là del Comunismo» di F.T. Marinetti. In ultima pagina viene riprodotta la lettera di dimissioni dall'Ufficio Relazioni Esteriori per motivi di salute di Léon Kochnitzky con la risposta affettuosa di Gabriele D'Annunzio.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 400ORDINA / ORDER
A partire da questo numero la sede redazionale del giornale passa da Fiume a Milano.
"Baracca volle vivere ed arse nella anima che non conosce ombra. Disciplinati a questa scuola, sagomati dalla luce e dall'infinito, abbiamo parola e coltura troppo misere per l'estrinsecazione nostra e ci siamo ritrovati solo nell'Azione e nella Gentilezza: «lame di spade nel pugno di Bajardo». Oggi nel secondo anniversario di Vita era un'esultanza grande: «L'ala è azione nello splendore». (...) Nell'urto e nella reazione costante, colla varietà infinita d'ambienti della nostra terra e nel superare quelli vergini del mondo, il popolo del fiume veggente foggerà le armi perfette per il diritto di bellezza. La nuova fioritura avrà uomini completi all'usanza di quelli del Rinascimento. Cercare costantemente la differenziazione e vedere nella livellazione sociale la realtà d'ogni principio innovatore e d'ogni razza" (Guido Keller).
"Abituato agli esseri impuri, ormai ho capito come si passa attraverso i giorni. Il canto che svolta sulla strada, incoraggiato dalla solita luna, pare di uomini che non sapendo più come si fa a piangere, si siano messi a cantare" (Giovanni Comisso).
"Baracca volle vivere ed arse nella anima che non conosce ombra. Disciplinati a questa scuola, sagomati dalla luce e dall'infinito, abbiamo parola e coltura troppo misere per l'estrinsecazione nostra e ci siamo ritrovati solo nell'Azione e nella Gentilezza: «lame di spade nel pugno di Bajardo». Oggi nel secondo anniversario di Vita era un'esultanza grande: «L'ala è azione nello splendore». (...) Nell'urto e nella reazione costante, colla varietà infinita d'ambienti della nostra terra e nel superare quelli vergini del mondo, il popolo del fiume veggente foggerà le armi perfette per il diritto di bellezza. La nuova fioritura avrà uomini completi all'usanza di quelli del Rinascimento. Cercare costantemente la differenziazione e vedere nella livellazione sociale la realtà d'ogni principio innovatore e d'ogni razza" (Guido Keller).
"Abituato agli esseri impuri, ormai ho capito come si passa attraverso i giorni. Il canto che svolta sulla strada, incoraggiato dalla solita luna, pare di uomini che non sapendo più come si fa a piangere, si siano messi a cantare" (Giovanni Comisso).