IDEARII Collana diretta da Gio Ponti
Idearii - nn. 1-2 [tutto il pubblicato]
Luogo: Milano
Editore: Garzanti
Stampatore: Tipografia Antonio Cordani - Milano
Anno: 1944 [dicembre]
Legatura: brossura
Dimensioni: 2 opuscoli 17x12 cm.
Pagine: N. D.
Descrizione: Innovativa iniziativa editoriale, stampa su carta economica a prezzi popolari. Al retro copertina compare la scritta “Noi non vi vendiamo carta, copertine, sovracopertine, fasce, cellofane, risguardi, frontespizi, margini, colori, ecc. Noi vi vendiamo idee”. I due opuscoli in prima edizione, indivisibili.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 1200ORDINA / ORDER
I due opuscoli in dettaglio:
- n. 1: ARCHIAS pseudonimo di Gio Ponti (Giovanni Ponti, Milano 1891 - 1979), «Politica dell’architettura», 1944, pp. 24, copertina illustrata con una composizione grafica in ocra e rosso, titoli in nero e rosso: "L’architettura moderna insegna un’altra cosa: che dobbiamo attrezzare l’uomo, la sua vita, la sua cultura, la sua civiltà, la sua moralità. Dobbiamo profetare l’uomo, l’uomo civile, l’UOMO" /pag. 24). L’attribuzione a Gio Ponti di questo opuscolo, da noi ipotizzata nel 1996 (L’Arengario S.B., Realismi, Gussago, 1996), trova conferma in una lettera in data 24/11/1998 di Francesco Loni, responsabile della Società Savonese di Storia Patria. Nella lettera, a noi indirizzata, è riportato un breve testo di una delle figlie di Gio Ponti che conferma di averne visto qualche esemplare in casa propria durante il periodo di guerra. Inoltre, il secondo e ultimo opuscolo pubblicato nella collana”Idearii” reca la dicitura “Collezione diretta da Gio Ponti”.
- n. 2: MELIS Armando (Iglesias 1889 - Torino 1961), «Profezia urbanistica della macchina», dicembre 1944, pp. 16, copertina illustrata con composizione grafica in bianco e verde, titoli in nero: “La mano dell’uomo è la prima macchina e la più perfetta. Nessun altro animale ha un organo così sapiente. Il numero delle dita, la loro diversa lunghezza e l’unghia, il loro snodo e l’attacco al palmo e al polso sono gli elementi di una insuperabile meccanica e possibilità esecutiva. E il pollice opponibile è un’altra facoltà e dono alla nostra mano, particolare...” (pag. 2).
- n. 1: ARCHIAS pseudonimo di Gio Ponti (Giovanni Ponti, Milano 1891 - 1979), «Politica dell’architettura», 1944, pp. 24, copertina illustrata con una composizione grafica in ocra e rosso, titoli in nero e rosso: "L’architettura moderna insegna un’altra cosa: che dobbiamo attrezzare l’uomo, la sua vita, la sua cultura, la sua civiltà, la sua moralità. Dobbiamo profetare l’uomo, l’uomo civile, l’UOMO" /pag. 24). L’attribuzione a Gio Ponti di questo opuscolo, da noi ipotizzata nel 1996 (L’Arengario S.B., Realismi, Gussago, 1996), trova conferma in una lettera in data 24/11/1998 di Francesco Loni, responsabile della Società Savonese di Storia Patria. Nella lettera, a noi indirizzata, è riportato un breve testo di una delle figlie di Gio Ponti che conferma di averne visto qualche esemplare in casa propria durante il periodo di guerra. Inoltre, il secondo e ultimo opuscolo pubblicato nella collana”Idearii” reca la dicitura “Collezione diretta da Gio Ponti”.
- n. 2: MELIS Armando (Iglesias 1889 - Torino 1961), «Profezia urbanistica della macchina», dicembre 1944, pp. 16, copertina illustrata con composizione grafica in bianco e verde, titoli in nero: “La mano dell’uomo è la prima macchina e la più perfetta. Nessun altro animale ha un organo così sapiente. Il numero delle dita, la loro diversa lunghezza e l’unghia, il loro snodo e l’attacco al palmo e al polso sono gli elementi di una insuperabile meccanica e possibilità esecutiva. E il pollice opponibile è un’altra facoltà e dono alla nostra mano, particolare...” (pag. 2).