BURROUGHS William Seward
(St. Louis 1914 - 1997)
Nova Express. Romanzo [1967]
Luogo: Milano
Editore: Sugar Editore
Stampatore: Tipografia F.lli Ferrari - Milano
Anno: 1967
Legatura: legatura editoriale in tela, sovraccopertina
Dimensioni: 21x13 cm.
Pagine: pp. 208 (4)
Descrizione: copertina psichedelica a due colori con il ritratto fotografico dell'autore. Traduzione di Donatella Manganotti. Prima edizione italiana.
Bibliografia: N. D.
Prezzo: € 130ORDINA / ORDER
Opera pubblicata per la prima volta nel 1964.
"Nova Express è l'ultimo volume della trilogia [The Naked Lunch - The Soft Machine - Nova Express] che l'autore avrebbe voluto pubblicare per primo, negli Stati Uniti, non solo perché «la Censura non ci troverà niente da ridire», ma soprattutto perché «andrebbe letto per primo per facilitare la comprensione delle altre opere». Gli esseri deboli o criminali di Naked Lunch sono diventati nei libri seguenti nudi e turpi nei loro difetti, nell'orrore della loro natura, osceni nelle loro debolezze, travolti da riti fallici da immagini ricorrenti come incubi; sottolineati dal leitmotif del minimo comun denominatore del sesso sventolato in faccia al lettore inorridito e attonito, come una bandiera di pirateria il cui stemma non è riproducibile" (Donatella Manganotti, «William Burroughs il profeta delle galassie ferite», prefazione a William Burroughs, «Il pasto nudo», Milano, Sugar, 1970; pp. 38-39).
"Nova Express è l'ultimo volume della trilogia [The Naked Lunch - The Soft Machine - Nova Express] che l'autore avrebbe voluto pubblicare per primo, negli Stati Uniti, non solo perché «la Censura non ci troverà niente da ridire», ma soprattutto perché «andrebbe letto per primo per facilitare la comprensione delle altre opere». Gli esseri deboli o criminali di Naked Lunch sono diventati nei libri seguenti nudi e turpi nei loro difetti, nell'orrore della loro natura, osceni nelle loro debolezze, travolti da riti fallici da immagini ricorrenti come incubi; sottolineati dal leitmotif del minimo comun denominatore del sesso sventolato in faccia al lettore inorridito e attonito, come una bandiera di pirateria il cui stemma non è riproducibile" (Donatella Manganotti, «William Burroughs il profeta delle galassie ferite», prefazione a William Burroughs, «Il pasto nudo», Milano, Sugar, 1970; pp. 38-39).